Sindrome di Peter Pan? (148179)
Disperata 40
Suppongo di essere affetta dalla sindrome di Peter Pan, perchè mi ritrovo alla veneranda eta' di 40 anni con un passato burrascoso voluto forse piu' che altro per mantenere vive le attenzioni che per infedelta' o carenze nel rapporto di coppia. Sposata con 2 figli, ho un amante fisso da 15 anni, uno contemporaneamente con cui ho trascorso 4 anni ma che ancora è presente con cui non ho piu' alcun legame fisico, uno con cui ho trascorso 6 mesi di altissimi e bassissimi e adesso poiche' con quest'ultimo non posso andare d'accordo,e forse non vado d'accordo con nessuno perche' mi aspetto sempre che il mondo giri intorno a me e non viceversa. Oggi sono stata con un amico per diperazione con cui c'è stato " fuoco " ma di comune accordo e comunque anche perche' impegnati entrambi abbiamo solo deciso di cogliere un " carpe diem ". La mia testa al momento rimane in quest'ultimo con cui ho la relazione da circa 6 mesi ma penso piu' che altro non per lui ma perche' mi tiene testa, cioe' non mi asseconda e non me la da mai vinta. Una specie di " sfida " insomma. Nel frattempo tra tutte queste pedine che muovo abilmente in maniera tale che nessuno possa mai accorgersi dell'altro sono una moglie attenta e premurosa amata da un marito sempre presente e che non mi trascura. Con i figli ho un rapporto un po' conflittuale ma li amo e non mi mancano le loro tenerezze. Allora mi chiedo sono veramente affetta dalla Sindrome di Peter Pan? Perche' mi mancano sempre le attenzioni??? Volevo precisare che sono una donna bellissima, apprezzata e con un'ottima posizione lavorativa. Mi date un parere? Premetto che per tutti ho una vita dove brillano solamente stelle e allora perche' mi sento cosi'?
Cara utente, purtroppo la vita non è fatta solo di stelle ma anche di momenti bui e di vuoto. La mia impressione è che lei conosca bene questi momenti bui e che li sappia colmare con relazioni e rapporti. Ha descritto solamente cose che ha fatto, i sentimenti che gli altri (suo marito) provano per lei, l'ammirazione, stima o invidia che altri nutrono per la sua vita stupenda. Per se stessa si concede complimenti fisici e valutazioni lavorative. Mi sembra proprio che manchi spazio per ciò che lei sente, per le sue emozioni e sentimenti, i suoi vissuti che non possono essere visti dagli altri, non possono essere valutati con lo stipendio o la fama. A mio parere è in questo mare emotivo che può trovare la risposte alle sue domande. Ma per farlo dovrebbe accettare l'idea di chiedere una consulenza psicologica e provare almeno per un pò ad affrontare un percorso che la guida alla riscoperta di quegli spazi che vivono in mezzo alle mille luci della sua vita.
(Risponde il Dott. Massimo Giusti)
Pubblicato
in data 21/10/2010
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