Solitudine - misantropia (142563)
Edoardo 31
Sono una persona poco socievole che ha sempre faticato, talvolta per timidezza, ad inserirsi negli ambienti frequentati dalle altre persone, (scuola, lavoro ecc.). Ho sempre cercato di vincere questa mia debolezza senza mai riuscirvi del tutto. Il periodo più felice della mia vita è stato per me quello dell'università, perchè ero a contatto con gente con la quale sentivo di condividere qualcosa. Terminati con successo gli studi, con l'inizio della vita lavorativa ho incontrato molte difficoltà ad inserirmi negli ambienti lavorativi. Questo probabilmente per via della mia timidezza e per l'ansia dovuta al fatto di affrontare cose per le quali non ero preparato (la preparazione universitaria non mi è stata di alcun aiuto). Ho subìto un caso di mobbing molto brutto nel quale i capi mi sbraitavano in faccia ogni giorno dandomi dell'incompetente anche di fronte ai colleghi. Nonostante tutto ho cercato di farmi valere lottando per perseguire i miei obiettivi (sono di carattere orgoglioso). Ho girato molti posti di lavoro senza successo. Cercavo un lavoro tecnico, ma mi hanno proposto cose più legate all'assistenza clienti, per la quale non sono molto portato. Ho lavorato anche fuori dalla mia città abitando da solo. Questo ha contribuito ad isolarmi dalle poche persone che conoscevo (amici del liceo e dell'università). Durante il weekend tornavo nella mia città natale e vedevo solo la mia ragazza. La distanza però alla fine ha logorato anche il nostro rapporto e ci siamo lasciati. Come se non bastasse, a causa della crisi sono rimasto disoccupato e trascorro le mie giornate in casa senza vedere nessuno. Anzichè la prospettiva di maturare, la mia vita mi offre solo la possibilità di "marcire". Non voglio vedere nessuno per paura che gli altri mi diano del "fallito". Sto diventando insofferente ai rapporti con gli altri. Mi sento impotente e la mia rabbia non fa che salire. C'è un modo per uscire da questa situazione?
Ciao Edoardo, la tua storia mi colpisce molto, Hai parlato molto sinteticamente ed al contempo dettagliatamente delle vicissitudini lavorative degli ultimi anni. Questo denota una notevole attenzione a ciò che hai fatto e questa è una risorsa impagabile. Al contempo sembri non menzionare, tranne che nel titolo della tua richiesta, la solitudine. Di fatti ogni situazione nella quale ti sei trovato sei finito per restare solo, sia nella ricerca degli altri sia nel loro evitamento per paura di essere umiliato a causa dei tuoi isuccessi. Edoardo, il problema non è nel mondo e negli altri. Il mondo è questo, gli altri sono come sono. L'unica cosa che tu puoi fare è trovare un modo per adattarti al mondo ed agli altri riuscendo a provare-dare soddisfazione e piacere senza per questo travestire la tua personalità fino a soffocarla. A mio avviso sei un buon candidato per una psicoterapia, dimostri molte risorse, buona consapevolezza. Doti che spesso devono essere coltivate con lunghe e numerose sedute. Potresti pensare all'idea di cominciare un percorso terapeutico? Credi che potrebbe essere una strada percorribile per te?
(Risponde il Dott. Giusti Massimo)
Pubblicato
in data 24/02/2010
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