Ansia, agitazione e tristezza (1522875267323)
Laura, 23
Ho 23 anni e da tempo mi sembra di essere ingabbiata tra l'ansia e l'agitazione, passando momenti di euforia alternata a mood molto basso, che spesso comincia dal mattino appena sveglia.
A volte l'ansia e il sovrappensiero mi procurano mal di testa o mal di stomaco.
Faccio spesso fatica a mantenermi concentrata mentre porto avanti delle attività, ad esempio non riesco a focalizzarmi sulla lettura di un libro terminandolo da mesi, e temporeggio molto, spesso fino a buttare all'aria dei lavori e oltrepassando scadenze.
Ho da poco terminato gli studi e dovrei essere felice di aver raggiunto un traguardo, eppure vivo nell'ansia contante di non sapere cosa fare, che decisioni prendere, dubitando spesso nelle mie capacità.
Ciò che mi disturba maggiormente é la mia carenza di motivazione per iniziare o terminare qualcosa, che siano lavoro o progetti personali. Dall'esterno mi credono una persona estremamente brillante, ma in realtà da tempo mi sembra di passare le mie giornate ad autocommiserarmi, evitando relazioni esterne e buttando tempo nel nulla.
Non so come posso combattere questo stato d'animo.
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Cara Laura,
sembra che le sue energie mentali, emotive e intellettuali siano tenute in ostaggio da qualcosa, che le impedisce di farle fluire verso progetti, lavori, attività, letture o scelte importanti.
Solo lei può sapere di cosa si tratta, qual è questo pensiero, questo dilemma, questo irrisolto che la tiene sotto scacco, e che può essere eliminato solo accettandolo e affrontandolo. La incoraggio ad eliminare dal suo vocabolario frasi colpevolizzanti e paradossali come "dovrei essere felice": ognuno di noi ha la sua irripetibile storia e il suo percorso unico, che nessuno può giudicare.
Mi chiedo se quanto ha fatto finora, ad esempio gli studi, lo ha fatto condotta da una sua propria motivazione interna, o spinta dall'esterno, dalle persone a lei care e dalle loro aspettative, anziché dalle sue. Può darsi che se non riesce a capire cosa desidera, o magari nemmeno a desiderare qualcosa, a formulare un suo progetto ed a portarlo avanti, è soltanto perché al momento non è allenata a farlo, e finora ne ha avute poche occasioni.
Lei è giovane, per molti aspetti la sua vita comincia ora: è il momento di cominciare questo allenamento a desiderare, ad ascoltare se stessa. La spaventa non sapere cosa fare, ma in realtà non c'è una decisione o una strada "giusta" ed altre "sbagliate": ci sono semplicemente strade che le appartengono e strade che non le appartengono.
Capita quasi a tutti di dubitare delle proprie capacità, e i pochissimi a cui non capita sono forse proprio i meno brillanti. Non lasci però che questo continuo confronto con un astratto ideale di se stessa le impedisca di vedersi per come davvero è, piena di caratteristiche uniche, luci e ombre, potenzialità e possibilità.
In bocca al lupo per tutto.
Pubblicato il 30/04/2018
A cura della Dottoressa Elisabetta Ranghino
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