Ansia-attachi di panico (1495)
Damiano, 38 anni
Stimati Dottori, cerco di trovare
una soluzione al problema, che pur condizionandomi la vita, ho trascurato per
non sentirmi "malato". I sintimi sono simili a molti altri... estremo
malessere in determinate, ma frequenti, situazioni. Grandi citta', viadotti,
montagna, palazzi alti, aereo, autostrade.
I sintomi sono quelli classici di forte ansia ed in alcuni casi di veri e propri
attacci di panico. Svolgo attivita' pubbliche e ormai mi sento troppo limitato
in tutto. Ho cercato in molti modi di risolvere il problema da "autodidatta"
evitando qualsiasi farmaco ma soffrendo molto ora ho deciso di uscirne con aiuto..
ma come?
Io forse avrei potuto anche convivere con i miei problemi ma ora ho un bimbo
che si perderebbe molte cose a causa mia.
Tra qualche giorno devo prendere un aereo cosa faccio? Grazie.
Caro Damiano, gli attacchi
di panico non sono dovuti ad una qualche predisposizione genetica, ma si apprendono
nel corso dell'esperienza. Come tutti gli apprendimenti disadattativi, anche
questo è persistente e duraturo. Quindi in un certo senso occorre disimparare
gli attacchi di panico in modo che non possano più tornare. Questo è
possibile cercando di far vivere alla persona delle esperienze nuove in modo
da correggere tale apprendimento. Se questo processo è attuato bene la
persona non soffrirà mai più di attacchi di panico, se invece
vi sono nel tempo delle ricadute allora significa che la patologia non era stata
del tutto sconfitta.
Dopo aver subito il primo attacco di panico di solito la persona si preoccupa
e comincia a temere che gli possa tornare un altro attacco di panico: ecco che
allora si innesca il circolo vizioso del panico; ossia la paura della paura.
Ovviamente più la persona teme che gli possa tornare questo strano attacco
di panico e più è probabile che l'attacco torni. E' come una profezia
che si autoavvera... il panico viene quindi alimentato dalla paura: è
come un fantasma, più uno ne ha paura e più ci scappa e più
il fantasma diventa grande; ma se uno affronta il fantasma e lo tocca esso svanisce...
Come dice William Shakespeare "I nostri dubbi sono traditori e ci fanno
perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura di tentare".
Un saluto.
( risponde il dott. Fabio Gherardelli )
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