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Attacchi di panico (005181)

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on . Postato in Ansia, Stress, Panico | Letto 600 volte

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Silvia, 23 anni

Sono silvia e ho 23 anni. giovedì 7 luglio ho avuto il mio primo attacco di panico ( e spero unico ) !
Tutto è cominciato con un forte giramento di testa che ho scambiato per un calo di pressione.ero da sola e siccome non ero tranquilla, ho telefonato prima al mio ragazzo e poi alla mia migliore amica...purtroppo con lei ho avuto una discussione...ho agganciato il telefono e ho cominciato a tremare..credevo mi venisse una crisi epilettica! sono corsa a chiamare la mia vicina di casa e sono stata portata via con l'ambulanza.
Mi hanno portato nello stesso ospedale dove mia nonna è morta il 1 maggio (dopo essere stata per 2 mesi in coma). Lì, mi hanno dato degli ansiolitici e ho parlato con uno psichiatra. ora ho paura di avere altre crisi!
Ma perchè è successo? e cosa posso fare affinchè questo resti un episodio isolato? credevo di stare bene nonostante questo gravissimo lutto.Il giorno dopo la sua morte, l'università ha accettato la borsa di studio per l' erasmus ( partirò ha ottobre per la spagna ) , ho ripreso ha lavorare e a studiare, mi sono anche fidanzata! questa vita frenetica non mi sta stressando e credevo veramente di stare bene! mi hanno consigliato un consulto psicologico...ma è veramente indispensabile?

No, non è indispensabile, ma se vuoi scongiurare il rischio di un altro attacco di panico, è la cosa più intelligente che tu possa fare. Mi rendo conto che sembra non esserci nulla nella tua vita che giustifichi un attacco di panico, e probabilmente si è trattato di un caso isolato senza conseguenze....Però un'attacco di panico c'è stato, ed evidentemente qualcosa, ovviamente a livello inconscio (cioè senza che tu ne abbia consapevolezza), qualcosa nel tuo mondo interno ha lanciato un segnale, e vale la pena in questi casi cogliere il segnale d'allarme e andare a vedere che cosa succede. Che in altri termini significa indagare nella propria psiche, se non vi siano paure, conflitti o nodi da sciogliere. Non credo sia il caso di temere una cosa di questo tipo: generalmente approfondire la conoscenza di se stessi fa piacere e apre nuove porte nella vita. Perciò, perchè non provare? Ricorda che gli attacchi di panico possono essere visti anche come un'esplosione di emozioni che non ce la fanno più a stare segregate e contenute; naturalmente si tratta perlopiù di emozioni non positive, e spesso riguardano, appunto, la sfera delle paure. Una repressione eccessiva dei moti della propria anima è un non vivere parti molto intime e vere di se stessi, non lasciar loro lo spazio per esprimersi. Ovviamente la società in cui viviamo induce, almeno in parte, questo, e gli attacchi di panico infatti non sono mai stati tanto frequenti come in questa epoca tra le persone. Ma ciò non toglie che valga la pena approfondire e risolvere. I farmaci non fanno questo, reprimono l'attacco di panico ma non sradicano i motivi che ne sono alla base.

( risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi )

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