Pubblicità

Attacco di panico in gravidanza (15756)

0
condivisioni

on . Postato in Ansia, Stress, Panico | Letto 592 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Rosaria, 33 anni

Sono sposata da circa sei anni e ho un figlio di 6 anni. Sono attualmente al terzo mese di gravidanza. Soffro di attacchi di panico conclamati da circa tre anni. Mi sono curata con sereupin, e En al bisogno. Naturalmente quando prendevo i farmaci sono come rinata, ma non mi sentivo proprio a mio agio; sono infatti consapevole che bisogna affrontare il problema senza questi ultimi. Per questo motivo ho smesso, ho lasciato le cure di medicine psichiatriche, iniziando una psicoterapia. In tutto ciò ci tengo a precisare che mio marito non vuole saperne di ciò che mi accade, dice che basta volerlo e si guarisce ,dipende da me, e che non posso infastidirlo con queste cose "da donne". Inutile dire quanto questo mi atterrisca; per fortuna ho altri familiari che comprendono questo mio stato. La cosa però che in questo momento mi opprime è che sono in gravidanza e che tutti i medici continuano a dirmi che non posso prendere nessun farmaco per alleviare questo continuo stato d'ansia . La notte mi sveglio all'improvviso, come se stessi in apnea, ho una tachicardia continua e spossante, vampate di sudore, tremolii pazzeschi, crisi di vomito fino allo spasmo. Inoltre a tutto ciò si associano pensieri negativi, quali che madre potrà mai essere una come me che non è in grado nemmeno di badare a se stessa? Come farò quando avrò anche un altro figlio? Possibile che una donna incinta non possa essere in alcun modo aiutata farmacologicamente? Nel frattempo sto continuando la psicoterapia, ma non posso pretendere miracoli o esiti positivi immediati. Penso anche di non vedere l'ora di partorire per ricominciare a curarmi!!!!

Cara Rosaria, lo smarrimento che provi in questo momento è molto comprensibile. Tuttavia esistono psicoterapie brevi che possono aiutarti, in poco tempo, a migliorare molto la tua situazione superando così gli attacchi di panico senza bisogno di farmaci di nessun tipo.
Dopo aver subito il primo attacco di panico di solito la persona si preoccupa e comincia a temere che gli possa tornare un altro attacco di panico: ecco che allora si innesca il circolo vizioso del panico; ossia la paura della paura. Ovviamente più la persona teme che gli possa tornare questo strano attacco di panico e più è probabile che l'attacco torni. E' come una profezia che si autoavvera... il panico viene quindi alimentato dalla paura: è come un fantasma, più uno ne ha paura e più ci scappa e più il fantasma diventa grande; ma se uno affronta il fantasma e lo tocca esso svanisce...
Ti consiglio quindi, eventualmente, di rivolgerti ad uno psicologo che abbia un approccio cognitivo-comportamentale o strategico o ipnotico neo-ericksoniano (sono tre gli approcci clinici più efficaci per gli attacchi di panico).
“Perché non esiste nulla al di fuori di voi che possa avere il controllo di ciò che è dentro di voi” (W.W.Dyer) Un saluto

 

 


( risponde il dott.re Fabio Gherardelli )

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di ansia/stress per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Quanto sei soddisfatto del tuo lavoro?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Disturbo schizotipico di perso…

Disturbo di personalità  caratterizzato da  isolamento sociale, comportamento insolito e bizzarro,  “stranezze del pensiero.” Il Disturbo schizo...

Resilienza

Quando parliamo di resilienza ci riferiamo alla quella capacità di far fronte in modo positivo a degli eventi traumatici riorganizzando positivamente la propria...

Amnesia

Dal greco a-mnesis (non-ricordo), il termine amnesia indica la compromissione grave e selettiva della memoria a lungo termine (MLT), indipendente dal tipo di st...

News Letters

0
condivisioni