dap (45957)
Enrico, 35anni (30.11.2001)
..2
anni fà iniziò il mio calvario di attacchi di panico,il
primo prima di prendere un aereo,non lo avevo riconosciuto come
tale,20 gocce di valium in un infermeria dell aereoporto e la vacanza
proseguì serena senza preuccuparmi di quello che sarebbe
successo a seguito.al ritorno di tale vacanza,il vero attacco
avvenuto mentre percorrevo l autostrada in moto,corsa in ospedale e
convincimento che avevo bisogno di uno psichiatra che mi congeda con
dello xanax da 1 mg.suddiviso in 2 mg. al giorno x tre mesi niente da
fare....allora decisi x un consulto e susseguente terapia psicologica
6 mesi ma ancora oggi ho delle strane manifestazioni di ansia con
vertigini e tendenza allo svenimento....
Da premettere che 5 anni fà mi sono separato,in 5 anni ho
avuto diverse relazioni ma non riesco a viverle al meglio...ho
subito l allontanamento di mio figlio circa 3 anni fà ed ora
vive a 1000 km. di distanza da me...1 settimana fà ho
divorziato e stranamente nonostante la mia ex non mi abbia fatto
nessun effetto,ho ricominciato a non stare troppo bene tanto da
intaccare il rapporto che ho con la mia nuova compagna,donna che
ritengo eccezionale se pur anche con lei viviamo un rapporto a
distanza.ogni tanto per trovare coraggio prento 0,25 mg. di
EN.stò iniziando a perdere lavoro..e questo mi spaventa cosa
fare...dove ricercare i miei malumori??????
Gentile
signor Enrico, l'attacco di panico si verifica per associazione
inconscia ad un'immagine o situazione di abbandono che poi le investe
con la sua emozione e che le provoca fisiologicamente modificazioni
cardiache e respiratorie. Come ad esempio, mentre stiamo andando in
macchina, in una bella giornata di sole, all'improvviso ci viene alla
mente l'immagine di una persona che ci ha fatto un torto.
Subito abbiamo un' emozione di rabbia, il nostro cuore accelera i
suoi battiti, il nostro corpo cambia e la persona in realtà
non c'è, era solo un'imagine. Vediamo tutto nero e la nostra
bella giornata non esiste più. Allo stesso modo accade un
improvviso stato d'ansia, provocato da pensieri o fantasie negative
che incosciamente o anche coscientemente lei fa e alle quali crede,
guardandole nella sua fantasia, lei si emoziona negativamente.Le
vertigini che lei soffre sono dovute al suo modo attuale di
affrontare la situazione che lei oggi vive, situazione che subisce ma
che internamente non accetta . Quando si avvicina lo stato di ansia,
cerchi di mantenere la calma facendo un lento respiro, ascolti il suo
cuore e parli a se stesso come se ci fosse in lei una parte
più piccola che ha bisogno di rassicurazioni.
La vita è bella ma spesso la roviniamo con le nostre immagini
e con i ricordi spiacevoli. Lei è una persona giovane, ha un
lavoro, ha una donna che lo ama e un figlio che ha bisogno del suo
amore. Se ha vissuto situazioni spiacevoli, non stia lì a
ripensarle, si butti nelle cose che le procurano piacere e quando ha
fantasie tristi, le cancelli come quando da piccoli si cancellava la
lavagna.Vedrà che con questo piccolo esercizio fatto
costantemente troverà di nuovo il sorriso.
Auguroni.