DEPERSONALIZZAZIONE? (1504461143644)
Emanuele, 20
Salve,
dopo un lungo periodo lavorativo all' estero in cui ho vissuto isolato dal mondo in un ranch in Australia (terra tra l' altro insidiosa di per se).
Da qualche giorno prima che tornassi e poi molto più tornando in Italia ho avvertito un profondo senso di distacco dalla realtà che si avvicina alla depersonalizzazione, man mano il disturbo si sta attenuando ma volevo sapere se fosse possibile che lo sbalzo climatico/ambientale abbia portato a questo.
Da premettere il fatto che sono sempre stata una persona molto socievole e circondata da persone e che anche lì il fatto di essere sempre da solo è stato motivo di forte stress (tant è che ho concluso il contratto prima della scadenza dovuta).

Vuoi richiedere una consulenza gratuita online ai nostri Esperti?
Clicca qui e segui le istruzioni. Ti risponderemo al piu' presto!
Caro Emanuele,
nella sua lettera descrive un’esperienza che ha avuto su di lei un impatto fortemente stressogeno: la condizione di isolamento dal mondo che ha vissuto in un ranch in Australia e a seguito della quale ha deciso di anticipare il rientro.
Rispetto a tale situazione, gli ultimi giorni del suo soggiorno in Australia e una volta rientrato in Italia, ha avvertito un “profondo senso di distacco dalla realtà che si avvicina alla depersonalizzazione”.
La depersonalizzazione è un meccanismo dissociativo (che si manifesta con un senso di estraneità rispetto al proprio sé e alla realtà circostante) che la mente può mettere in atto per difendersi rispetto ad eventi traumatici o stressanti.
In alcune circostanze può essere una modalità adattiva che la mente utilizza a fronte di condizioni particolarmente stressanti che superano la soglia della tollerabilità.
Lei non fornisce molte indicazioni sulle modalità con cui si è manifestata questa sensazione, ma dal momento che il disturbo si sta ora attenuando sembrerebbe poter essere inquadrato come una reazione circoscritta e ascrivibile alla situazione di stress che ha vissuto fino al momento del suo rientro e del progressivo riadattamento al suo usuale contesto ambientale.
Nel caso in cui il disturbo dovesse persistere ancora a lungo, un colloquio con uno psicoterapeuta può essere funzionale ad aiutarla nel fare maggiore chiarezza (facendo sempre riferimento ai professionisti iscritti all’Albo della sua regione di appartenenza).
Cari saluti
A cura della Dottoressa Arianna Grazzini
Pubblicato in data 14/09/2017
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!