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Caos momentaneo (007898)

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on . Postato in Depressione | Letto 380 volte

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Anonimo, 27 anni

Gentili dottori,ho deciso di rivolgermi a voi prima di andare da uno psicologo,per avere coscienza effettiva della mia situazione attuale.non vorrei avere aggravato la situazione,magari si tratta solamente di un momento passeggero.vivo da tre anni con il mio ragazzo,siamo molto innamorati,anche se io,per indole,ho messo sempre un pò da parte i miei desideri.diciamo comunque che da quando vivo con lui,in teoria,la mia vita dovrebbe essere migliorata.
Sono praticamente scappata da una situazione familiare insostenibile e da anni di pressioni e,non sbaglio se uso questo termine,di disperazione.non è stato un ripiego perchè sono sicura del fatto di avere accanto una persona che mi ama e che io amo.però,non sono assolutamente felice.
Sono perennemente in ansia,quando mi sembra di non esserlo è semplicemente perchè convivo da sempre con pensieri tristi e negativi e ci ho fatto l'abitudine,fino a sentirmi normale.ho spento il telefono tre anni fa,e ancora adesso non riesco a rispo ndere neanche da casa(un numero che non conosce praticamente nessuno a parte amici e amiche che mi va di sentire).
Ho sempre paura che possa essere qualcuno che possa disturbare la mia tranquillità.ho abbandonato l'università,non ho un lavoro,e credo che non avrei neanche il coraggio di mettermi a lavorare.mi spaventa praticamente tutto.mi nascondo dietro la protezione del mio ragazzo,ma il disagio dentro lo sento io.la cosa paradossale è che prima,in mezzo a mille disgrazie,ero una persona forte,attiva,positiva,la più brava,simpatica e divertente,e soprattutto ottimista.cosa significa tutto questo?cosa sono diventata adesso?
Rileggendo questa e mail mi rendo conto che dovrei approfondire quello che è stata la mia vita prima,ma non voglio dilungarmi..riassumendo:infanzia lontana da genitori che avevano di meglio da fare,per anni,poi alcolismo di mia madre,che diventava violenta soprattutto a parole,manifestandomi invidia e odio,schizofrenia di mio padre,che ha disseminato figli per la città trattandomi come un'estranea,fino a sbagliare il mio nome,,molestie sessuali da parte di una persona di cui mi fidavo,di famiglia,morte violenta,tre anni fa, della persona che mi era stata accanto al posto dei miei genitori.queste le cose più importanti.ma perchè è adesso che mi sento così male,così inutile?vi prego di rispondermi,mi vergogno di me stessa.

Ti domandi come mai proprio adesso, che sei riuscita a uscire fuori da una situazione familiare così difficile, ti senti mancare le forze e la fiducia in te stessa... Ma devi sapere che la nostra psiche funziona spesso per "accumuli", vale a dire che finchè si sta nel marasma e si deve combattere per restare a galla, la psiche e il corpo mettono in atto tutte le strategie e le risorse necessarie affinchè questo avvenga.
Quando poi la situazione raggiunge una certa stabilità o quiete, quando insomma le emergenze finiscono e ci si può rilassare, è in quel momento che, almeno in alcuni casi, avviene il crollo, a livello psichico, o fisico o energetico. In realtà evidentemente sei una persona che ha avuto una gran capacità di trattenere e contenere il dolore, i conflitti e le angoscie che le situazioni che hai descritto ti provocavano.
Ma questa capacità contenitiva ha chiaramente un limite, e quando il nostro sistema mente-corpo se lo può permettere, ecco che allora scoppia e fa uscire fuori tutto quello che per lungo tempo era stato taciuto e sepolto in qualche angolo del proprio inconscio.
L'inconscio è un po' come un palloncino, si riempie, si gonfia, ma se si esagera scoppia. E allora il malessere esplode.
Ed esplode, appunto, in momenti non opportuni, quando in realtà ci si sente più protetti e meno soggetti a sofferenze.
Ma se stai male ora, non vergognarti di te stessa e non pensare si tratti di qualcosa di malsano. Al contrario, questo tuo malessere è un segnale ed anche una reazione "sana" a quanto hai attraversato nella vita.
E' un segnale perchè ti avverte che ci sono delle cose che devi probabilmente vedere, o rivedere e elaborare del tuo passato; ed è sano perchè evidentemente la tua capacità di ingoiare bocconi amari ha un limite.....perchè quando non è così, se quel sacchetto lo si continua a riempire senza fine di emozioni e sentimenti non vissuti, il rischio è di un reale congelamento emotivo, dunque di un vero boicottaggio alla propria esistenza come persona. Credo che il tuo star male di adesso vada ascoltato e seguito, perchè sicuramente ti porta dentro di te, ad un confronto sincero con i fantasmi che si trovano al tuo interno, in quel mondo interiore che chissà quante volte avrebbe voluto gridare nel passato e non lo ha potuto fare.
Lo fa ora, e bisogna dargli ascolto, perchè ha sicuramente cose interessanti da dire. Per rispondere alla tua domanda iniziale, direi che è il momento migliore per te per intraprendere un lavoro di psicoterapia (anche un lavoro analitico andrebbe bene per il tuo caso). Mi raccomando, cogli questo momento di malessere per cercare dentro di te, si tratta in realtà di un'occasione, sebbene sembri un paradosso. Non aspettare ancora, vai fino in fondo, e ti assicuro che facendo questo rinascerai a nuova vita e finalmente potrai vivere la felicità che ti meriti.

( risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi )

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