Colite nervosa (147)
Federica 30 anni, 28.11.2002
Buongiorno, mi chiamo
Federica e da circa un anno soffro di depressione. Soffro di problemi gastroenterici,
diarrea alternata a brevi periodi di stipsi, mal di stomaco ecc. Sono attualmente
in cura da una psichiatra che mi ha prescritto il Tofranil 25 mg. da prendere
una compressa al mattino e una alla sera.
Purtroppo non riesco a assumere tali dosiper, in quanto durante il giorno al
lavoro sono stanca e mi gira la testa, ma la dottoressa continua a dirmi che
devo attenermi alle dosi prescritte per un periodo ti pempo illimitato. Mi sembra
eccessivo e ciò nonostante i miei problemi continuano, come posso fare? Grazie
Si tratta in sostanza di una via comune finale che puo' avere molte cause, da una disfunzione recettoriale a livello del sistema nervoso enterico, a un'alterazione ormonale periferica, ad un'alterazione dei ritmi peristaltici della motilita' del tubo digerente, fino ad una manifestazione secondaria di disturbi psicopatologici, fra cui i maggiori ansia e depressione.
Non esiste un protocollo standard di trattamento per questi disturbi; le risposte a vari tipi di trattamento (dai farmaci gastrointestinali sintomatici ad una dieta ricca di fibre a farmaci ansiolitici e antidepressivi a psicoterapia) sono altamente individuali; i sintomi hanno un decorso fluttuante nel corso del tempo.
Il trattamento con un antidepressivo triciclico a dosaggio inferiore rispetto alle dosi terapeutiche per la depressione maggiore, che lei sta facendo, e' uno dei trattamenti consigliati nelle linee-guida internazionali. Bisogna ovviamente gestire bene il farmaco poiche' fra gli effetti collaterali di questi farmaci ci sono proprio i disturbi gastrointestinali.
Spesso, in letteratura ma anche nella mia esperienza abbastanza consolidata con questi disturbi, un trattamento combinato di piu' agenti terapeutici (antidepressivi, sintomatici intestinali, modificazioni alimentari, psicoterapia supportiva), modellato su specifiche caratteristiche cliniche e psicologiche del singolo paziente, si rivela efficace, ma questo va valutato attentamente insieme al paziente.
E' quindi opportuno che discuta con il suo medico se il trattamento deve essere continuato nonostante la scarsa risposta terapeutica e se nella sua zona vi sono centri specializzati per questo tipo di problema.