Depressione (003769)
Chiara, 22 anni
Carissimi, Vi ringrazio innanzitutto
per il servizio. Sono una ragazza di 22 anni, provata da un notevole stress
lavorativo (sono io che prendo troppo a cuore il lavoro, portando la situazione
all'eccesso), che in tutta la sua vita ha sempre avuto un educazione molto rigida
da parte dei genitori e spesso senza alcuna dimostrazione affettiva... tanto
che alla fine mi sono chiusa in me stessa, senza dimostrare a loro nulla delle
mie emozioni o delle mie difficoltà.
Fino a quando, circa un anno fa, sono stata colta da una vera e propria crisi
depressiva e ossessiva... avevo paura di fare del male a loro e anche a me stessa,
alle persone che avevo intorno (notare che non sono capace di fare del male
nemmeno ad una mosca). Non ero più la ragazza gioiosa e forte di un tempo,
ma quel fiore che stava appassendo piano piano. Ho iniziato da 3 mesi una terapia
psicologica, due volte a settimana, che mi ha dato la forza di aprirmi con i
miei genitori (adesso riesco anche a piangere di fronte a loro!), ho seguito
una cura di fluoxetine che sto terminando e che mi ha tolto le ossessioni e
le paure di un tempo... il desiderio sessuale e la capacità di lasciarmi
andare sono però ancora pari a zero. Ultimamente mi è affiorata
maggiormente la sindrome depressiva, tolte le ossessioni ne sento maggiormente
la presenza... vorrei capire se è normale un andamento di questo tipo
e se sarebbe logico ricorrere ad un altro antidepressivo visto che la fluoxetina
non mi fa molto sotto questo aspetto (anzi....). Vi ringrazio, spero che questo
fiore ritorni presto a guardare il sole, splendente e gioioso come lo era un
tempo.... e come vuole essere con tutto se stesso.
Cara Chiara, dalla tua descrizione
pare ci sia alla base una sindrome ossessiva a cui ha datto seguito una crisi
depressiva. Le ossessioni sono costituite da pensieri, impulsi o rappresentazioni
mentali che si presentano insistentemente e senza adeguata motivazione alla
coscienza dell'individuo. Molti di noi possono avere fuggevoli esperienze analoghe
ma nel caso del soggetto ossessivo esse hanno intensità e frequenza tali
da interferire con il suo normale funzionamento sociale. Le ossessioni vengono
distinte da altre forme di pensieri intrusivi, come ad esempio le paure.
Alcuni degli elementi chiave che contribuiscono ad alimentare il tuo stato depressivo
sono invece l'evitamento e il senso di incapacità. Tutto ciò chiaramente
non fa che peggiorare il tuo problema. Purtroppo a volte anche i farmaci possono
contribuire a cronicizzare un problema psicologico. Per quel che riguarda l'aspetto
farmacologico non posso esserti di grande aiuto ma se ti fidi del tuo medico
continua a seguire la sua cura. Un saluto.
( risponde il dott. Fabio Gherardelli )
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