Depressione (010633)

Luca,33 anni

Sono un libero professionista, pieno di lavoro, con un sacco di problemi lavorativi ma penso comunque nella media. Ho conosciuto una donna un anno fa, ci siamo messi insieme questa estate e lei subito mi ha fatto sognare figli, famiglia ecc. pur avendo ancora in testa il suo ex, che non ha mai abbandonato completamente e ci è tornata insieme, lasciandomi ad Ottobre senza neache dirmi niente, neanche una parola e con la scusa, vera, che io tempo fa avevo confidato a due mie amiche quello che facevo con lei, le quali hanno raccontato in giro tutto.

Adesso sono più di due mesi che non la frequento, ma non riesco a dormire, mangio male e poco, ho sempre male allo stomaco e non riesco a non pensarci. E' l'unica donna che mi abbia mai detto certe cose, che mi abbia mai fatto sognare certe cose, ma poi è sparita nel nulla senza una parola. E ancora oggi mi ha chiamato per dirmi di non cercarla più e che lei non si sente in colpa per niente. Io penso che mi abbia usato per cercare di dimenticarlo, e non essendoci riuscita, mi ha scaricato nel peggiore dei modi, dopo avermi fatto sognare. Questo non lo sopporto e mi fa star male. Dovrei rivolgermi ad uno psicologo per cercare di uscirne?
Non ho più fiducia in nessuno, non ho più voglia di far niente...

 

 

 

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Viviamo in un epoca in cui tutto è possibile e raggiungibile .Una conseguenza di ciò è che non si è più in grado di tollerare che la sofferenza fa parte del vivere; e che i rapporti fra i sessi portano inevitabilmente con sè motivi di sofferenza:pathos passione patire,sono da sempre parole del vocabolario dell'amore....lo stesso innamoramento è uno stato di grande "squilibrio": non si mangia più,non si dorme, non si pensa ad altro...allora,la vita affettiva o sentimentale ha da mettere in conto uno spazio anche per queste sfumature.
Altro è poi,comprendere perchè si hanno relazioni che conducono a certe empasses,ma questa è un'altro aspetto.Prima di tutto c'è da mettere in conto che è nell'ordine delle cose d'amore il "patire".

( risponde la dott.ssa Emanuela Marangon )

 

 

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