Depressione (011998)
Anonimo,46 anni
Salve, sono un uomo sposato da quasi otto anni e in procinto di separarmi. Con
mia moglie è finito tutto da più di tre anni, un pò per
problemi che già avevamo e che si sono acuiti negli ultimi anni, e un
pò perchè mi sono innamato di un'altra donna.
E' da circa sei mesi che non dormo più a casa, ma continuo a tenere tutte
le mie cose lì, così come continuo a mangiare lì.
Ho già presentato i documenti di separazione consensuale e tra qualche
mese sareme ufficialmente separati.
Il mio problema è che io e la mia nuova compagna continuamo a vederci
clandestinamente perchè vorrei, prima di rendere le cose pubbliche, ufficializzare
la separazione. La mia nuova compagna, invece, vorrebbe che io prendessi una
casa per andarci a vivere definitivamente perchè ritiene assurdo che
io continui ad entrare e uscire dalla casa di mia moglie. Io sono in crisi,
ho cominciato a non dormire più la notte e a stare male psicologicamente
il giorno. La mia compagna ritiene che io non riesco ad accettare l'idea di
lasciare la mia vecchia famiglia ( moglie e figlie). So che sto facendo soffrire
anche lei, che mi accusa di non amarla abbastanza, ma non riesco a reagire.
Sono andato anche da un neurologo che mi ha dato delle gocce e delle pillole
per rilassarmi la sera, ma non ho avuto risultati. Spero che voi mi possiate
aiutare, anche perchè vedo che la mia compagna si sta allontanando sempre
di più da me.
Io non voglio perderla ma non riesco proprio a reagire come lei vorrebbe. Volevo
renderla frlice e invece la sto facendo soffrire e questo fa soffrire ancora
di più me. Sembra un circolo vizioso denza via d'uscita.
Caro Anonimo, continua a mantenere clandestina la tua relazione finché
non sarai legalmente separato. Se diventasse notoria o tua moglie la venisse
a sapere adesso potresti avere enormi difficoltà nella separazione legale.
Da consensuale potrebbe diventare giudiziale o, almeno, con addebito di colpa
per te. Il che cambierebbe tutte le condizioni della separazione , dall'assegno
per le figlie e -sopratutto -quello che potrebbe chiedere la tua ex signora.
Non sai che la fedeltà e la mutua assistenza restano due obblighi finché
non ti separi? E gli accordi privati non contano nulla davanti alla legge? La
tua depressione invece va curata -oltre che coi farmaci - con una psicoterapia
adeguata che ne chiarisca le radici e sciolga i nodi non risolti della tua storia
personale.
( risponde il dott. Cesare De Monti )
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