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Depressione (080992)

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Patrizia, 37 anni

Sono una professionista di 37 anni, sposata con un ragazzo di 26. Apparentemente una vita piena di successi, ho uno studio avviato nel centro di Milano con incarichi importanti, mio marito è giovane e bello, la mia casa è deliziosa. Purtroppo la mia depressione mi colpisce ogni tanto per qualche giorno, senza motivi apparentemente logici. Mi chiudo in casa, non vado al lavoro, bevo e mi addormento, poi mi passa.
Questa chiusura è come se esorcizzasse la depressione, perchè poi passa completamente. Mio marito sa tutto vede e soffre anche lui. Ho capito di avere due personalità una buona e generosa e l'altra cattiva e violenta ma anche molto intelligente.
Quando entra in azione la seconda personalità piuttosto che essere cattiva ed agire con violenza contro qualcuno, mi chiudo in casa e bevo alcolici fino che non mi passa. Questa personalità litiga con tutti ed è violenta ed ogni volta non so come mandarla via. Appare sempre quando la personalità buona si sente tradita, quando c'è un'ingiustizia. Insomma quella cattiva difende quella buona ma forse non è proprio così semplice da spiegare e forse la mia auto-analisi non è completa. Vorrei sapere come gestire le due personalità senza soffrire così tanto. Grazie.

Cara Patrizia, in campo psicologico tutto acquista un senso sulla base dell'analisi delle esperienze di vita di una persona e di ciò che quella persona ha tratto come idee ed emozioni da tali esperienze. Quindi di sicuro, se esiste dentro di te un conflitto tra due "personalità", come tu le definisci, io li chiamerei aspetti di te, questo di certo ha un'origine nel passato e nei tuoi vissuti. Un modo per chiarirsi un pò rispetto a questi aspetti che sono caratterizzati da pensieri ed emozioni particolari e sfociano poi in comportamenti, è quello d'interrogarsi sui contenuti specifici.
Ad esempio se esiste un aspetto cattivo dentro di te che scatta quando c'è un'ingiustizia, che pensieri produce? Che scopo ha? Quali vantaggi o svantaggi ha per te questo atteggiamento? Dove hai imparato questi pensieri e queste azioni? Una persona o più persone della tua vita ti hanno dato indicazioni sulla cattiveria e l'aggressività? Che rapporto hai con la rabbia? Forse per completare la tua analisi dovresti scavare di più e mettere fuori le motivazioni più profonde di questo aspetto, che di certo vivi come disfunzionale, ma ha le sue ragioni d'esistere.

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