Pubblicità

Depressione (101132)

0
condivisioni

on . Postato in Depressione | Letto 373 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Alessandra 25

Sono una ragazza di 25 anni, abito in un piccolo paese, ho una laurea in Biotecnologie, ma sono senza lavoro. Da quasi 6 anni sto insieme ad un ragazzo fantastico, che mi ama e amo, ma nonostante ciò non riesco ad aprirmi con lui. Vivo in una famiglia che apparentemente sembra perfetta: mia madre è casalinga, mio padre commerciante e mio fratello ha 11 anni meno di me. Da qualche tempo però le cose non vanno più bene, i miei litagano molto spesso (circa 1 volta a settimana) anche x cose futili, e io soffro tantissimo, piango e desidero morire, cerco di farla finita ma poi mi manca il coraggio, non perchè abbia paura della morte ma ho il terrore di salvarmi e quindi di fare un gesto inutile. Il motivo del mio malessere non è solo questo, ma ce ne sono molti altri; credo infatti di essere diversa dalle mie coetanee, ho poca autistima, anzi x niente, non mi sento affatto bella, intelligente e mi autoconvinco di avere problemi mentali; ho paura del futuro, non mi sento capace di affrontarlo perchè penso che x me non esista un periodo di tranquillità. Il rapporto con i miei non è idilliaco, con mia madre discuto tanto e credo che non mi soppoti, infatti quando litighiamo mi dice di andare via da casa e un sacco di parolacce che non oso scriverle; mio padre c'è solo per poche ore (pranzo e cena) quindi non ho nessun tipo di rapporto, se non quello di essere giudicata qualsiasi cosa faccia, non mi ha mai detto "Ti voglio bene" e l'unico bacio che ho ricevuto da lui è stato il giorno della mia laurea; con mio fratello ogni giorno va sempre più peggiorando, è un pò come mio padre, menefreghista, superficiale e anzicchè aiutarmi mi rende le cose ancora più difficili, infatti molti litigi dei miei sono dovuti al suo comportamento ancora molto infantile. Non so che fare! Quando esco con il mio ragazzo, che di tutto questo non sa nulla, cerco di mettere via questi problemi e mi trasformo in un'altra persona, solare, allegra, socievole, disponibile, come se indossassi una maschera, o forse è quello che vorrei essere. Vorrei rivolgermi ad un psicologo ma purtroppo non ho disponibilità economiche per questo mi sono rivolta a voi, mi piacerebbe ricevere una risposta, che mi aiuti ad affrontare questi problemi prima che compia un gesto inutile. Grazie

Cara Alessandra, il tuo star male ha un motivo ben chiaro e che tu riconosci con lucidità, anche se non riesci a trovare una soluzione adiente e ti impantani sempre di più. Il problema, infatti, non è in sè per sè capire le cose, ma agire per cambiarle. Altrimenti diventa un'arida forma di lamentazione, che svilisce il tono dell'umore, annienta l'ottimismo, rende infelici, ma non porta da nessuna parte. Quello che devi avviare è un processo di riparazione del "rotto", partendo dalla tua laurea e cercando costi quel che costi di trasformarla in un lavoro. Il punto chiaro è che ti sono venuti a mancare in un momento cruciale i tuoi genitori, ma cerca di non mancare tu a te stessa. Sarebbe inoltre importante che tu almeno qualcosa riuscissi ad accennarla al tuo ragazzo, perchè non è recitando una parte che la relazione migliora, ma sapendo contenere il bene e il male che c'è nella vita di tutti e due. Una psicoterapia di sostegno ti farebbe un gran bene e sicuramente nella AS di riferimento del tuo paese presso i Consultori Familiari ( del tutto gratuitamente) o i CSM ( con un impegnativa del medico curante e tichet di circa E 46 per dieci sedute) potrai trovare sicuramente un professionista che ti dia un appuntamento.

(risponde La dott.ssa Lucia Daniela Bosa)

Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di depressione per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

informarsi sul web, quando si ha un problema psicologico

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Amnesia

Dal greco a-mnesis (non-ricordo), il termine amnesia indica la compromissione grave e selettiva della memoria a lungo termine (MLT), indipendente dal tipo di st...

Rimozione

Nella teoria psicoanalitica, la rimozione è il meccanismo involontario, cioè un’operazione psichica con la quale l’individuo respinge nell’inconscio pensieri, i...

Agorafobia

Il termine agorafobia viene dal greco e letteralmente significa: "paura degli spazi aperti”. Le persone che ne soffrono temono perciò lo spazio esterno, vissuto...

News Letters

0
condivisioni