Depressione (113603)
Rosaria 34
Ho 34 anni. Sono sempre stata allegra e solare. Molto corteggiata. Fin troppo. Dopo dieci anni ho ceduto al corteggiamento di un ragazzo con il quale avevo avuto una breve storia dieci anni fa. Fin dall'inizio quest'uomo ha iniziato a mancarmi di rispetto rivolgendo attenzioni ad altre alla minima incomprensione.. ma dicendo di amarmi più di tutto. Il vero problema inizia quando ho iniziato ad accennare all'impossibilità di stare insieme: perdeva il controllo, mi strattonava dapprima, poi schiaffi e pugni. Non ricordo dolore ma grande umiliazione (anche in pubblico). Il seguire erano coccole e lacrime. "Non posso tollerare che l'unica cosa che volevo dalla vita non sia mia". Da lì oltre alla violenza fisica insulti e continue disattenzioni.. Sono caduta in uno stato vegetativo. Vado in terapia da due mesi, ma non ho alcun giovamento. La rabbia, l'odio e l'attaccamento morboso ad un uomo che mi ha fatto vedere le pene dell'inferno non mi fanno vivere. Il ricordo della violenza psicologica più che fisica e il continuare a sentirmi dire da quest'uomo che mi vuole un mondo di bene, mi confonde e mi fa stare male. Come faccio a capire se il terapeuta è all'altezza? Perchè continuo a perdere interesse in tutto? A stare chiusa in casa a piangere? Perchè ho questa ossessione per quest'uomo che non stimo, ma dal quale non riesco a staccarmi?
Cara Rosaria, gli avvenimenti di cui mi fai partecipe mi fanno riflettere; soprattutto quello che non sopporto come persona è la violenza. A parte questo ti posso dire che la strada che stai percorrendo, per me, è quella giusta. Per di più ritengo che per capire se il terapeuta è all'altezza devi solo informarti con l'ordine degli psicologi se ha tutte le carte in regola; ovvero laurea in psicologia, esame di stato e iscrizione all'ordine. Infatti oggi per lavorare come psicologi la formazione che si deve seguire è estremamente rigorosa e qualificante. Inoltre la terapia, che hai appena intrapreso, è anche un processo relazionale che ha bisogno di tempo affinchè si instauri un'alleanza terapeutica. Infine ritengo di poterti consigliare, oltre a quello che stai già facendo, di leggerti, se ti va, il libro: Donne che amano troppo di robin Norwood. Cordiali saluti.
(risponde il Dott. Lorenzo Flori)
Pubblicato in data 16/05/08
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