Pubblicità

Depressione (151635)

0
condivisioni

on . Postato in Depressione | Letto 556 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)


Taldaf, 27

Buonasera,
credo di avere un grave problema, poichè a causa di svariati e gravi litigi con i miei suoceri, e a seguito dei quali è stato coinvolto logicamente mio marito ed i miei genitori, la mia vita è cambiata. Ho partorito da poco, ma non ho mai sofferto della cosidetta "depressione post partum", ora il bimbo ha 6 mesi e mi trovo ad affrontare ansie e paure che derivano dalla situazione sopra descritta, e che rischiano di non farmi vivere con serenità neanche la mia maternità. Ho timore ad uscire di casa, a prendere la macchina, non riesco a staccarmi dalla tv e dal computer, non riesco a fare niente in casa (e ci sarebbe tanto da fare) e mi nascondo dietro alla scusa che devo accudire il bimbo e non ho tempo. Ho in continuazione giramenti di testa e pesantezza di stomaco, ho paura di stare male e che tutti intorno a me, tutte le persone a cui tengo, stiano male o gli succeda qualcosa di brutto. Ma come sono ridotta? Sono giovane, ho una casa, un marito, un figlio meraviglioso e una famiglia alle spalle che mi ama e mi protegge.... perchè allora devo vivere questa situazione? Sono arrabbiata, molto arrabbiata con chi mi ha portato nel corso di 10 anni (di mancato rispetto per me anche solo come essere umano) a dover vivere queste sensazioni. Ho anche paura di perdere mio marito, al quale sono molto legata, ma quando si creano queste situazioni è sempre molto difficile trovare il modo giusto per affrontarle. Che devo fare? Fregarmene forse, passare oltre... Ci stò provando da tanto tempo ma proprio quando credo di esserci riuscita succedono cose nuove che mi fanno stare sempre peggio. Ho paura di essere entrata in un buco nero e non vedo proprio il modo giusto per uscirne. Dovrei parlarne con qualcuno? Con i miei genitori? Non credo di farcela.
Ho veramente bisogno di aiuto.


Cara gentile 'Taldaf', lei dice di avere "veramente bisogno di aiuto". A partire da questa sua considerazione, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo. Parlare in famiglia (genitori, parenti) non è sufficiente, anzi a volte rende più difficili i rapporti. Si rivolga con fiducia ad un collega, è molto giovane per vivere in un tale stato di tensione.

Auguri.

(Risponde la Dott.ssa Rienzo Giacomina)

Pubblicato in data 16/04/2012

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa ne pensi dello Psicologo a scuola?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Sentimento

Il sentimento è quella risonanza affettiva, meno intensa della passione e più duratura dell’emozione, con cui il soggetto vive i suoi stati soggettivi e gli asp...

ALESSITIMIA (O ALEXITEMIA)

Il termine alessitimia deriva dal greco e significa mancanza di parole per le emozioni  (a = mancanza, léxis = parola, thymόs = emozione ).  Esso vien...

Alcolismo

L'alcolismo si contraddistingue per l'incapacità di rinunciare ad assumere bevande alcoliche e ad autocontrollarne la quantità. L'alcolismo può essere talmen...

News Letters

0
condivisioni