Depressione (15666)
Anonimo
Salve, quando qualche mese fa, sono entrata la prima volta in questo sito, non
credevo nella psicoterapia e la consideravo una perdita di tempo o l'hobby di
moda.Ora, capisco che la psicoterapia serve, perchè si lamenta la mancanza
di affetto, di amore. Questa carenza ci spinge verso amori senza futuro o a
soffrire perchè non si riesce a mettere la parola
"fine" ad una storia d'amore ( la pubblicità della golf: "le
grandi storie d'amore non finiscono mai", non aiuta il vostro lavoro).Siamo
tutti soli, incapaci molto spesso di ascoltare o di comunicare, perchè
egoisticamente presi dal nostro io o perchè nessuni ci ha insegnato a
farlo. (sarà stato il bisogno di privacy, o le leggi di marketing, che
hanno insegnato a voler sembrare, meglio i quanto nn si è veramente).
Allora, io dal vostro sito ho capito che non bisogna crogiolarsi nel dolore,
bisogna reagire e lottare per aiutarsi, voi direste "per voler bene a se
stessi" ed io ci provo.Ogni giorno, lotto per non sentirmi "vittima
della vita", per sentirmi amata solo perchè qualcuno mi saluta per
la strada, o perchè qualcuno della vostra chat mi aspetta, pensando e
sperando che arriverà dell'affetto non virtuale, basta che io faccia
vedere alla gente la mia voglia di vivere, dimostri che dai miei dolori, ne
sono uscita.Mi sono detta: sono giovane, ho il lavoro che sognavo, ho una casa
allora...forza!!Per amare e farsi amare, basta solo mettersi nelle condizioni
di farlo....vado in psicoterapia...voglio imparare ad amare. Io sono religiosa
e allora come inno della mia nuova vita: il cantico delle creature, poi....
microadenoma ipofisario. I medici mi spiegano che anche la mia assenza di concentrazione
dipende da quello e quel micro...dice che probabilmente non ne morirò,
basta curarmi e fare una cura ormonale. Ecco, ora....sono stanca. Conosco tutto
ciò che è giusto fare, tutto quello che dovrei fare ma io vorrei
solo che quella particella "micro" non ci fosse. Come posso sperare
in un futuro? in una famiglia? che senso ha la vita, senza figli? Il destino,
chissà se voi psicoterapeuti, credete nel destino. La mattina bisogna
alzarsi e apprezzare la vita, ma si può sempre lottare? Oggi la mia vita
non è condizionata da nessuno, e non condiziona nessuno, quindi anche
la mia morte non condizionerà la vita di nessuno ma non riesco a pensare
al suicidio cioè penso sempre alla Morte ma non al suicidio (non lo farei
mai). Anche in questo mi sento un vaso di terracotta...allora...continuerò
a trascinarmi in questa vita...forse con la psicoterapia riuscirò anche
a rassegnarmi e ad apprezzare quello che resta...(ora c'è il cane che
mi ricorda che nn abbiamo ancora mangiato, mordicchiandomi) ma vi assicuro che..a
volte la vita è proprio uno schifo.Vabbè cambiamo atteggiamento:"La
vita è bella...ti sorride...se le sorridi" l'ho letta oggi in ospedale
Cara Anonima, la vita è anche questo, prove su prove, purtroppo. San
Francesco nel Cantico, che tu hai scelto come inno, dice: Laudato si, mi Signore,
per quelli che perdonano per lo tuo amore e sostengo infirmitate e tribulazione.
San Francesco, al di là della sua santità, era un uomo umile e
positivo, aveva la capacità di accettare quello che la vita gli resentava,
assaporandola al massimo, sia nel bene che nel male. Era uno che non si tirava
indietro di fronte a qualsiasi prova. E' per me un modello di vita che racchiude
in sé valori indistruttibili, quali l'amore per l'universo e il coraggio
di "esserci" sempre. Spero che la psicoterapia t'aiuti a vedere in
questa prova un senso più profondo e costruttivo di quello immediato
e angoscioso di dover fare i conti con una malattia. In bocca al lupo, e crepi
(Francesco non approverebbe questo modo di dire! ; )
( risponde la dott.ssa Raffaella Luciani )
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