depressione 25022002
Laura, 25anni (25.2.2002)
Le scrivo non tanto per avere una risposta io ma per dare la possibilità a mia madre di leggere il suo commento ..le illustro il nostro problema : siamo in tre in famiglia . i miei genitori hanno superato da poco i 50 anni ma sono estermamente giovanili e vitali o perlomeno mia madre lo era . Da ormai 20 anni vive in casa con noi la nonna (materna) che ha ora 89 anni. 4 anni fa in seguito ad una grave caduta (ha rischiato la morte per i danni alla testa avuti) ha vissuto un anno e mezzo come un vegetale , ci siamo affidati a geriatri,neuropsichiatri, tutto affinchè si riuscissero a capire le cause che alla detta dei medici non andavano ricollegate alla caduta poichè ematomi ed altro si erano riassorbiti ,anche se molto lentamente.La vita in casa era impossibile :tre carcerati . Mia madre ha un fratello che senza motivo da oltre 20 rifiuta ogni genere di rapporto con lei e la madre ( dimostrandosi indifferente perfino al ricovero in ospedale ). Cercavamo di mantenere la calma , di pensare che un giorno le cose sarebbero migliorate ed allora la forza c era,per inerzia direi. In parte fu così..da due anni mia nonna ha una vita abbastanza normale (deve subire trasfusioni ogni mese per vivere perchè ormai non produce più sangue)ma ora è mia mamma a non vivere più e di riflesso anche io e mio padre : convivere con un anziano in casa non è mai stato così difficile ,bisogna comunque seguirla costantemente perchè spesso è scoordinata nei movimenti e cade per distrazione,tiene comportamenti poco rispettosi verso noi familiari(parole che volano ,offensive e molto altro che non le descivo) ,saranno pure tipici degli anziani ma comunque inconcepibili e alla lunga insopportabili(soprattutto viste da generazioni diverse ) .
Mia madre ora ha il terrore di lasciarla sola ,esce una volta a settimana ,rifiuta la compagnia ,ha costanti gastriti,sostiene di rischiare di impazzire ed io impazzisco a vederla così. Ormai penso che nè noi nè mia nonna ci tolleriamo più a vicenda ed io non riesco più ad avere quell affetto che provavo una volta e talvolta mi infastidisce la sua presenza (e soffro come un cane per i sentimenti contrastanti che provo e così pure mia madre: ci vergogniamo). Io non so quanto possa andare avanti ancora mia madre ,ormai psicologicamente fragile , scoppia per ogni stupidata e c'è sempre tensione per tutto :fa tre giorni di vacanza all anno solo perchè la costringo ad andarsene (sobbarcandomi io sola il peso di curare mia nonna) e forse quest'anno neanche ci riuscirò a farla partire. Dottore mi dica lei di fronte ad una situazione simile, che nonostante mi sia dilungata (e me ne rammarico) non sono riuscita a descrivere a pieno il disagio che ormai la mia famiglia vive da anni,Se mia madre deve armarsi di coraggio (che non ha) e prendere una decisione diversa perchè rischia di ammalarsi davvero se già non lo è. Io vorrei che mia madre tornasse la donna di prima :Viva.
Cara Laura, è difficile dare una risposta ad una situazione che è improntata tutta su regole e limiti, che vengono da convinzioni e valori intimi ed estremamente privati. E' chiaro che così facendo tua madre sta provocando un enorme disagio a due persone a lei molto care, per creare un vantaggio ad un'altra persona molto importante, e che in questo contesto lei stessa sta lasciando quotidianamente gioia e buonumore "in un cassetto che si sigilla senza speranze". Il problema è che "ogni scelta comporta una perdita", ed a volte le relazioni peculiari che noi stabiliamo, diventano fonte di un dlagante dispiacere; ma il senso di colpa che nascerebbe nel non porre in atto quei comportamenti, sarebbe più doloroso da sopportare.L'unico invito che posso fare a tua madre, perciò, è di riflettere sul dolore, che sta causando (pur se per un ottimo motivo) alla sua famiglia ed a se stessa e, quindi, di valutare un pò meglio le cose, cercando un'organizzazione familiare che preveda un ricambio e maggiore serenità per tutti quanti, tenuto conto che se è vero che la madre è importantissima, è anche vero che lo sono il marito e la figlia.