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Depressione (30112006)

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on . Postato in Depressione | Letto 380 volte

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Paola 22

Salve dottore. Mio marito (siamo sposati da 2 anni) ha sofferto a 18 anni di depressione, io non lo conoscevo ancora e so poco di quel periodo.Ora è' tornato a stare male:da circa un anno era cambiato,con delle convinzioni che non riuscivo a comprendere (principalmente che i miei ce l'avevano con lui,poi anche i colleghi poi Aanche tutti noi famigliari).Solo da sei mesi ho capito che si trattava di una ricaduta. Abbiamo provato diverse terapie ma tra effetti collaterali e la forza della ricaduta è ancora lumghissima. Tra l'altro la causa pare che sia distimia e fobia sociale quindi ormai da mesi non esce di casa. Ha anche perso il lavoro e abbiamo un mutuo abbastanza pesante.La sua terapia ora consiste in: valium 4 goccie mattino + 4 pomeriggio + 8 sera, seroquel 50 mg al pomeriggio e 400 mg la sera, serenase 5 goccie la sera e zoloft a mezzogiorno. Io sto cominciando a cedere,al lavoro manco di concentrazione,non ho voglia di fare nulla, la casa è un disastro, non riesco a avere la pazienza necessaria con il mio bambino, piango di continuo e non riesco a dormire e se dormo continuo a fare incubi. so di non poter permettermi di stare male ora, ma più cerco di tirrmi su più mi si stringe il nodo alla gole e mi aumenta il battito cardiaco. Vorrei sapere come mi devo comportare con mio marito, se devo cercare di costringerloa uscire o non devo forzarlo,se deve stare o non con il bimbo,quanto tempo ci vuole mediamente per guarire. E io come posso farmi forza? A volte ho qualche pensiero suicida..

Cara Paola, è difficile stare vicino ad una persona depressa. Si scatena una forte rabbia e disperazione, legati ad un senso d'impotenza che sembra ti stiano pian piano minando. Credo che una cura farmacologica, per quanto utile, non possa risolvere il problema di tuo marito completamente e che sia necessaria una psicoterapia, in modo che lui possa capire e risolvere le ragioni profonde ed inconsce della sua depressione. Cerca di convincerlo che ha bisogno di aiuto e che deve vedere uno psicologo, ma soprattutto cerca di pensare un pò di più a te stessa e al bambino, non lasciandoti trascinare nel suo stato d'animo passivo e negativo. Esci da casa, vedi gente, parla con gli altri e chiedi un appoggio a chi ti sta vicino, amiche, parenti. Non chiuderti anche tu perché non sarebbe positivo nè per te nè per lui. Purtroppo spesso siamo impotenti di fronte ai problemi psicologici ed emotivi delle persone che amiamo e bisogna che accettiamo di aver bisogno di aiuto dall'esterno.

(risponde la dott.ssa Raffaella Luciani)

 

 

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