DEPRESSIONE (54241)
Giusy, 26 anni, 20.11.2002
Buongiorno, io avevo gia'
scritto qualche mese fa per una consulenza, so che ricevete centinaia di lettere
e non potete rispondere a tutti, ma per me e' molto urgente.
Il mio ragazzo
ha dei problemi da qualche mese, passa ore a piangere e disperarsi e diventa
anche violento perche' dice che non si sente apprezzato da nessuno, si sente
una nullita' e siamo noi a farlo sentire cosi' (io, gli amici, la mia e la sua
famiglia, soprattutto la mia). Pensa al suicidio come unica via di scampo a
questa vita che secondo lui fa schifo. O vorrebbe essere un'altra persona, dice
lui per essere piu' apprezzato dagli altri. Io sono mesi che gli dico che deve
togliersi dalla testa queste idee, perche' nessuno lo considera un imbecille
o una persona da evitare, ma poi diventa violento anche con me e dice che e'
anche colpa mia. Io non so piu' cosa fare, lui dallo psicologo non vuole andare,
si e' arrabbiato moltissimo quando ho provato a dirglielo, se ne vergognerebbe
perche' dice che gia' non si sente un ragazzo normale, figuriamoci se andasse
dallo psicologo (secondo lui). Ha dei momenti di alti e bassi, bassissimi, ore
e ore a disperarsi e io rimango li inerme senza sapere cosa fare. Viviamo insieme,
abbiamo una bella casa, il lavoro va bene, con i miei il rapporto e' un rapporto
di amicizia, con i suoi in passato ci sono stati dei problemi, ma abitando da
solo questi problemi si sono appianati. Il problema principale penso derivi
dalla mia famiglia, anche se viene trattato come tutti gli altri lui si sente
escluso e disprezzato ma nonostante cio' vuole sempre essere a casa dei miei,
stiamo piu' dai miei che a casa nostra. La situazione sta veramente degenerando
e io non so per quanto ancora potrei resistere. Gli sto vicino, anche se non
lo assecondo perche' non sono d'accordo con le sue idee che tutti lo evitano,
ma l'unica cosa che riesco a dirgli e' che tutto quello che pensa non e' vero.
Sicuramente mi sto deprimendo anch'io, mi sento debole, ho sempre sonno, mi
sembra di vivere nell'occhio di un ciclone, da cui e' difficilissimo se non
impossibile uscire. Lui dice di amarmi, io lo amo, ma non si puo' andare avanti
cosi', non posso vederlo cosi'. Aiutatemi, aiutateci. Grazie per il vostro tempo.
Cara Giusy,
credo che lui abbia bisogno di un aiuto specialistico; visto che rifiuta una
psicoterapia, hai provato a proporgli una visita da uno psichiatra o un neurologo,
che sono medici?
Forse lo aiuterebbe prendere dei farmaci antidepressivi, ma
soprattutto avrebbe bisogno di un sostegno psicologico perché sembra che sia
carente di autostima e si senta perseguitato dagli altri. Quello che sta capitando
a te è una reazione normale quando si vive accanto ad una persona problematica,
ti stai deprimendo e tra un pò potrai solo mettere fine a questa storia perché
non ce la farai più. Allora io proverei una carta di discussione: metterlo di
fronte al suo problema sembra non funzionare, nè tanto meno dirgli che quello
che dice non è vero, prova invece a dirgli che sei stanca della situazione,
che tu vuoi fare una terapia di coppia perché ti senti insoddisfatta e potresti
lasciarlo per disperazione, quindi o ti accontenta venendo con te dallo psicoterapeuta
o te ne vai. Penso che solo davanti ad un atto estremo lui potrebbe convincersi
a fare qualcosa. In questo modo, andando insieme, lui non si sentirebbe l'anormale
della situazione e prenderebbe una strada che può aiutarlo a costruire un senso
di sicurezza e di fiducia che sembra mancargli. Ti lascio con una riflessione
che riguarda te stessa: ti sei chiesta come mai hai scelto un uomo come lui,
quale ruolo hai tu nel rapporto, quali sono gli svantaggi e i vantaggi che tu
hai all'interno di esso?
E in ultimo: cosa è successo a lui qualche mese fa
quando è cominciato tutto?
Sarebbe interessante capire cosa ha scatenato questo
malessere.