Depressione? (65754)
Oscar 25 anni, 29.07.2003
Salve, chiedo delle informazioni
su quali siano i sintomi dell'inizio di una depressione. Da due anni a questa
parte, nel periodo estivo mi capita di attraversare dei momenti oscuri che durano
circa un mese.
In questi "periodi oscuri" accuso i seguenti sintomi: poca voglia di lavorare
(quando normalmente mi piace il lavoro che faccio, e fra l'altro a breve mi
laureo, amo stare con gli altri e raggiungere gli obiettivi) stanchezza cronica
(quando normalmente mi piace fare sport e sono una persona molto attiva) poca
fiducia in me stesso (quando normalmente ho un buon rapporto con me stesso)
paura di ammalarmi o che qualcuno a me vicino si ammali(quando godo di ottima
salute) ingigantirsi dei problemi (delle cose futili diventano enormi) e da
quest'anno una gelosia morbosa nei confronti della persona che amo (premetto
che in un'occasione ho perso la fiducia, nulla di gravissimo una semplice omissione,
e, sebbene questa persona abbia fatto di tutto per farmela riacquistare, non
riesco.
Piango. In più la mia paura più grande è che una volta passati i momenti, questi
ritornino. Mia madre fra l'altro ha attraversato momenti del genere e tutt'ora
li attraversa, in seguito alla morte della madre (è seguita da un neurologo).
Quanto può influire questo fatto su di me? Per facilitare la VS risposta allego
anche delle caratteristiche frutto di una mia autoanalisi. Sono una persona
apprensiva. Ambizioso sia nel lavoro che nella vita (quanto basta, sono anche
un compagnone).
Tra le cose che vivo più male c'è la distanza dalla famiglia (sono siciliano
e vivo a Roma, anche se la persona con cui convivo mi aiuta molto in questo)
Il fatto di aver dovuto lasciare la danza a causa del lavoro (mi manca lo sfogo
fisico).
Non so se può influire il fatto che sono omosessuale, ho sempre vissuto bene
questo fatto (e di questo sono contento perchè venendo dalla sicilia ho sentito
di gente che ad oggi viene perseguitata) convivo con un ragazzo splendido e
sono circondato da persone che mi accettano totalmente, però il mio ragazzo,
non ha lo stesso grado di consapevolezza che ho io, questo divario ci fa litigare.
(Ad esempio il fatto che non mi presenta i suoi colleghi di lavoro mi fa sentire
poco accettato, anche se capisco che è timido e non è facile, e anche se ultimamente
sta provando con piccoli passi ad accettare il nostro amore alla luce del giorno
(mi chiama cucciolO al telefono davanti ai suoi colleghi).
So quali siano le sorgenti di stress, ma ho paura di ammalarmi di depressione
sia perchè c'è già una tendenza nella famiglia di mia madre (seppur non a livelli
gravissimi)e sia perchè quando sto male sto veramente male. Grazie
Insomma, nonostante le campagne che in certi ambiti vengono sostenute (pro farmaco sostanzialmente....) la depressione è e rimane una "malattia" psicologica, collegata più ad un "male di vivere" che a sostanze chimiche al nostro interno. Che poi ogni situazione psicologica si traduca immediatamente su di un piano ormonale e chimico al nostro interno, questo è senz'altro vero ma si tratta di altra cosa.
Insomma, quando si hanno i sintomi che tu segnali, significa che qualcosa non va, fondamentalmente. Che nella propria vita, interna soprattutto, c'è qualcosa che lancia segnali di malcontento.
Una mamma depressa può certamente influenzare tutto questo, perchè una mamma è non un ma "il" modello di vita con il quale e per il quale cresciamo, dunque, inevitabilmente, il clima che una mamma crea all'interno della propria casa è il clima che fungerà, alemno in buona misura, da clima interno per il proprio figlio, il modello di mondo in cui crescerà e attraverso il quale leggerà il mondo in senso più globale.
Non si tratta di ereditarietà, ma di modelli di vita e soprattutto...di sentimenti e di emozioni. Allora quando compaiono delle tematiche depressive, dei momenti depressivi, o sintomi, comunque li si voglia chiamare, è importante ascoltarli, affrontarli, leggere tra le righe e sentire, soprattutto, sentire cosa succede nel proprio mondo emotivo, quali conflitti interni e quali paure stiano facendo mambassa delle nostre energie.
Perchè quando non si investono più energie sull'esterno (no progetti, no voglia di lavorare, no fiducia ecc.) significa che le nostre enrgie non sono disponibili, sono impegnate su un'altro fronte, quello interno.
Se ci sono dei nodi psicologici, delle situazioni da soffocare, dei conflitti inespressi, le nostre energie sono impegnate lì, a soffocare, tappare distorcere.... Ed è lì che bisogna andare se si vuole sciogliere i nodi interni e recuperare un senso alla propria vita...oltre che le energie deviate.
Credo perciò, caro Oscar, che tu debba in qualche modo (purchè non nocivo per te) cogliere il messaggio che i tuoi "sintomi depressivi" ti stanno lanciando, ed iniziare ad interrogarti sul tuo panorama interno. E se per questo dovessi momentaneamente prenderti un po' di tempo sottraendolo magari alle attività esterne, non fartene un cruccio. Si vede che hai bisogno di dedicare del tempo ad una parte di te stesso che forse hai un po' trascurato.
O che sei in un momento di cambiamento, di trasformazione, se vuoi di crescita, che sono sempre accompagnati da stati d'animo depressivi, da profonde paure e forti resistenze.
Insomma, cerca di affrontare quanto di sta accadendo, nel senso di farci i conti, entrarci in contatto; se riesci a fare questo quello che ora vivi come un male insopportabile e ingiusto, potrebbe rivelartisi come un'occasione. Un'occasione per la crescita personale. Se sai quali sono le sorgenti dello stress, cerca di approfondirle e renderle più innocue.
Quello è già un primo passo per tenere lontana "La Depressione". Inutile che ti dica che esistono gli psicoterapeuti, che possono essere di grande aiuto in questo viaggio...
Se dovessi pensare di non farcela da solo, mi raccomando, tienine conto. A proposito, il fatto che tu sia omosessuale credo possa avere una certa influenza sul tuo stato d'animo; ma credo tu lo sappia.