Depressione (77838)
Imma, 32 anni
Salve sono Imma, ho 32 anni e ho sempre avuto un raporto decisamente conflittuale
con i miei genitori. Se dovessi descrivere con una metafora il loro comportamento
nei miei confronti lo assocerei ad un tagliaerba che passa su prato tagliando
ogni cosa erba fiori...tutto! Sia mia madre che mio padre hanno sempre avuto
degli attegiamenti (sia con me che con i miei due fratelli) come dire demolitivi!
Per rendere più chiaro il concetto citero' qualche frase impressa come
un macigno nella mia mente
e che mia madre mi ha detto quando io ero in tenera età: una volta (avevo
circa 15 anni) parlando con mia madre le dissi carica di orgoglio che due mie
amichette non volevano uscire insieme ed ognuna delle due litigava per uscire
con me. Ricordo ancora oggi con dolore che mia madre mi disse" Eh si le
due ragazze piu' carine non vogliono uscire insieme per non farsi concorrenza!"
Quando festeggiai i miei 18 anni mio padre ritiro' le fotografie e mi disse
" E' meglio che non levedi non ce n'è una in cui sei carina!"
Naturalmente non era vero. Premetto che mio padre, è successo una sola
volta, ha abusato di me quando avevo quattro/cinque anni, ma ogni volta che
lui esprimeva un giudizio negativo su di me implicito od esplicito ricordo di
aver desiderato di urlargli "Pero' a te sono piaciuta!"Questo atteggiamento
perpretato per anni e soprattutto in quelli piu' importanti
mi ha creato delle insicurezze di fondo che ancora oggi mi rendono problematiche
alcune situazioni. Credo che la gravità del conflitto sta nel fatto io
sono spaccata a metà c'è una parte di me che li detesta e che
non vuole metterli a conoscenza di nulla per paura che distruggano le cose belle
che sono riuscitaa ricreare dentro di me nascondendole dal "tagliaerba".
Ed un'altra parte di me in fondo pensa che tutto cio' che hanno fatto l'hanno
fatto per problematiche loro in realtà non lo desideravano.
Quando mi sono laureata ero orgogliosa nel vederli orgogliosi di me m allo stesso
tempo ed era un sentire rivolto principalmente a mio madre sentivo che non i
meritava di partecipare a quella gioia perchè non mi ha mai sostenuto
nè economicamente e sopratutto moralmente! Aspetto con ansia una sua
risposta! In particolare vorrei capire qual è il modo migliore di impostare
oggi il mio rapporto con loro e come fare per guarire le mie ferite aperte che
mi generano tante insicurezze.
Cara Imma, purtroppo avere avuto modelli così negativi e distruttivi
ha minato la sicurezza in te stessa, rendendoti angosciata e triste. Io credo
che sia possibile giustificarli come tu fai, dicendo: anche loro hanno avuto
i loro problemi (chissà che genitori avranno avuto a loro volta!), ma
questo non significa che sia giusto quello che tu hai subito. Sono contenta
per te, per il fatto che, nonostante i messaggi svalutanti, tu abbia avuto la
forza di andare avanti e laurearti. Un modo per guarire quelle ferite
probabilmente è proprio questo: andare avanti per la propria strada costruendo
una vita positiva e ricca di nuovi modelli che ti rispettino e ti vogliano bene.
Questo processo però deve partire da dentro, perché se dentro
di te riecheggia il rombo del "tagliaerba", bisogna che sia tu a dire:
no, non è vero che io non sono carina o brava o buona, ecc. Bisogna che
t'affidi a quella parte di te che sa essere costruttiva, che sa che ha delle
qualità, che vuole vivere in sintonia con se stessa. Per quanto riguarda
i tuoi, forse il modo di rapportarti a loro puoi deciderlo solo tu, per la tua
esperienza con loro. Io penso che dovresti difendere dalle loro aggressioni
le tue cose e quindi non parlerei con loro dei progetti, dei sogni, di te stessa
in generale. Sembra, da quel che dici, che non siano in grado di capire, nè
si sforzano di farlo. So che è doloroso, ma purtroppo dovrai cercare
altri referenti fuori dalla famiglia se vuoi sentirti rassicurata e amata.
Ciao.
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