Depressione (8409)
Anna Maria, 43 anni
Mi sono sposata a 23 anni
con uomo buono al quale volevo bene.
Dopo 5 anni è nato mio figlio ed io ero contenta, avevo un buon lavoro,
una bella casa, un figlio che adoravo. Però il mio matrimonio stava finendo,
con mio marito ho smesso di avere rapporti, non lo sopportavo più fisicamente.
Per ben 10 anni sono andata avanti così, traevo forza dal bene che volevo
a mio figlio quindi per me tornare a casa era sempre bello, mi impegnavo nel
lavoro, nei mestieri di casa, a fare la mamma.
Naturalmente dentro di me c'era insoddisfazione, ma non facevo niente per cambiare
le cose. In quel periodo facevo un sogno ricorrente: dovevo uscire di casa,
vestirmi per andare in qualche posto, ma non riuscivo, non mi si infilavano
i vestiti, non trovavo le scarpe, oppure ero vestita in maniera ridicola e non
me la sentivo di uscire di casa.
Finchè un giorno un uomo mi corteggia, mi sono detta perchè no?
ormai con mio marito è finita. Dal quel momento mi è crollato
il mondo addosso, ho capito cosa vuol dire amare veramente un uomo e fare sesso,
ma avevo ormai 40 anni. Ho avuto altre 2 relazioni con uomini non adatti a me
che mi stanno ancora facendo soffrire, li amo, li odio perchè sento che
non mi amano abbastanza, comunque non riesco a liberarmi di loro, ho smesso
di dire ''basta'' perchè tanto alla fine torno sempre da loro.
Mi fanno vivere delle emozioni fortissime alle quali non riesco a rinunciare.
Nel frattempo mi sono separata, per me è stato molto doloroso perchè
ho sempre creduto nella famiglia unita, mi è molto dispiaciuto addolorare
mio marito, mio figlio, i miei genitori.
Mi dispiace naturalmente anche per me perchè ho paura di restare da sola,
ho 43 anni e mi rendo conto che non è facile trovare un compagno.
Mi piacerebbe tanto avere una vita sentimentale stabile, ma al momento non riesco
a trovare nessuno e per me questo è un tarlo continuo.
Questa mia paura di restare da sola ed il fallimento del mio matrimionio mi
hanno buttato in uno stato di depressione tale che non ho più voglia
di fare niente, alzarsi la mattina è faticosissimo, lavoro male, non
pulisco la casa, non sono una brava mamma, non mi interessa più niente,
non riesco a con- centrarmi nella lettura, la televisione mi annoia, quasi tutto
mi annoia.
Cerco di reagire, di uscire, vado in palestra, vedo qualche amica, ma non è
così facile conoscere gente nuova. Io poi sono sempre stata una persona
riservata.
Ogni tanto ho degli attacchi di pianto, ma cerco di reagire per mio figlio e
per i miei genitori, ma ho paura di non farcela. Potete darmi qualche consiglio
?
Cara Anna Maria, forse
dovresti decidere finalmente che vali come donna e come persona e che meriti
un compagno che ti rispetti e ti dia attenzione.
Ho come la sensazione che dai così tanto valore all'altro nel rapporto
che la paura di essere sola deforma qualsiasi considerazione di te stessa in
negativo. Sarebbe bello se il tarlo diventasse vivere secondo i tuoi bisogni
e i tuoi desideri, a prescindere dalla presenza o meno di un uomo.
La relazione diventa una conseguenza quando una donna si sente soddisfatta di
se stessa, a posto con se stessa. Dunque, secondo me, il primo passo da fare
è ricostruire l'autostima e la sicurezza in te, se in caso, non riuscendoci
da sola,aiutata da uno psicoterapeuta.
Ho l'ipotesi che aver rotto la famiglia e aver scelto esperienze nuove, positive
da un lato ma di sicuro distruttive nel senso della conservazione dello status
quo, possano averti portato a vivere profondi sensi di colpa verso i tuoi di
cui dovresti liberarti per riprendere a vivere serenamente. Ciao.
( risponde la dott.ssa Raffaella Luciani )
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