Depressione / ansia (010760)
Mariagrazia,42 anni
Carissimi dottori,innanzitutto vi ringrazio del servizio che offrite alla gente
disperata come me.Il mio problema nasce di conseguenza alla mia separazione,
voluta da me un anno e mezzo fa. Essendo da molto tempo non più innamorata,
ho perso la testa per un mio amico anche lui separato, e lui l'ha persa per
me. Ci siamo messi insieme e da allora si è scatenato il putiferio. Abbiamo
avuto contro tutti i nostri amici, i nostri ex patner, tutti; ce ne hanno dette
di tutti i colori. In tutto questo mettiamo che sia io che lui abbiamo un figlio,
solo che la mia ha tredici anni, io le ho sempre detto la verità sia
sulla separazione da suo padre che sulla mia nuova relazione,e lei, dopo un
periodo duro iniziale, ha accettato la cosa, ed ora nonostante non se la sente
ancora di incontrare il mio compagno, ne parliamo liberamente e serenamente.
Per quanto riguarda il figlio del mio compagno la situazione è ben più
complicata, si è ritrovato una ex moglie che per fargliela pagare gli
ha messo contro il bambino, che essendo ancora piccolo, 7 anni, è affidato
a lei, gli parla continuamente male del padre e di me. il bimbo è disorientato
e non sa più dove sta la realtà.
Adesso molte volte si rifiuta di vedere il padre, dicendo di non aver voglia
di vederlo. Per poter vedere suo figlio è costretto a uscire anche con
la sua ex, perchè se no non glielo fa vedere. Sono stata molto confusionaria
me ne rendo conto ma è difficile raccontare una storia così contorta
in poche parole. In tutto questo io soffro da morire, non mi sento più
sicura di niente, neanche del nostro rapporto, pur sapendo che ci amiamo, vedo
lui soffrire tantissimo, e la cosa mi distrugge. Continuo a piangere, sto male,
non riesco più a stare da sola, la solitudine mi opprime come un macigno.
Odio la casa quando lui non c'è.Io ero una donna solare e sorridente,
che quando aveva problemi li affrontava a testa alta e senza paura, ora ho mille
dubbi, non sorrido quasi più, e mi sento un'altra persona. Volevo un
piccolo consiglio da voi e sapere cosa ne pensate se siete riusciti a capire
qualcosa dal mio scritto. vi abbraccio .Una donna che soffre
Mariagrazia, da quanto scrive resta il dubbio se il problema suo personale,
di tipo depressivo, sia legato alla situazione difficile che sta vivendo da
un anno e mezzo, o se invece sia del tutto personale, relativo a dei dubbi sulla
scelta fatta o ai sentimenti che realmente nutre per questo nuovo compagno.
E' probabile che entrambe le cose le stiano causando angoscia, ma se così
non fosse, allora bisogna distinguere. Se il problema secondo lei è effettivamente
legato alle difficoltà che ex amici e ex coniugi vi stanno creando, allora
purtroppo lo strumento più adatto che avete in mano per migliorare la
situazione è legato al tempo. Situazioni di separazioni difficili ce
ne sono un'infinità. E quando a separarsi è l'uomo e ha dei figli,
allora spesso sono dolori, perchè quasi inevitabilmente le madri utilizzano
i figli per farla pagare all'ex marito, avendo la legge in qualche modo dalla
propria parte. E' un gioco pericolosissimo e squallido, del quale alle volte
le donne ferite non si rendono nemmeno conto, così come non si rendono
conto che alla fine saranno loro stesse a pagare per i danni che inevitabilmente
procurano ai propri figli. E da un punto di vista legale, intervenire è
pressochè impossibile. Dunque, non resta da fare altro che aspettare
che il tempo normalizzi la situazione e che la verità riesca a farsi
strada in un mare di menzogne e di manipolazioni. Di questo stia sicura: prima
o poi i bambini, sentendo l'una e l'altra campana, si fanno una ragione di quanto
accade e riescono a capire dove stia la ragione. O meglio, riescono a capire
le ragioni di ciascuno e a regolarsi di conseguenza. Questo per quanto riguarda
i figli. Per quel che concerne gli amici e i parenti, alle volte sono peggio
dei bambini in queste situazioni, e si schierano e si sentono traditi loro stessi
in situazioni di separazioni conflittuali. Anche per loro c'è qualcosa
che devono digerire ed assimilare, a volte anche per loro è necessario
del tempo per ritornare a ragionare. E se così non è, allora l'unica
cosa da fare credo sia prenderne atto, si trattava di rapporti poco profondi
o poco sinceri: meglio darsi da fare per trovare legami più veri.
Se invece, Mariagrazia, sente che ciò che la logora è un dubbio
interno sulla scelta fatta, allora credo che farebbe bene ad andare a scandagliare
bene ciò che le succede dentro, rivolgendosi ad una psicoterapia, per
capire. Credo che, al di là di tutto, una scelta così importante
come l'interruzione di un rapporto a quanto capisco molto lungo, non possa non
creare, prima o poi, momenti di dubbi, incertezze e angoscie. Passare da una
situazione nota, abituale, protetta, come quella di un matrimonio consolidato
nel tempo, ad una del tutto nuova e ancora in fase di "rodaggio",
non è cosa semplice. Immagino che all'inizio l'innamoramento vi abbia
presi nel suo turbine, facendovi agire di conseguenza. Ma le separazioni sono
come dei lutti, prima o poi arriva il momento in cui bisogna elaborarle; ed
è allora che emergono tutti i sentimenti relativi alla perdita, al distacco
e alla paura. Con l'aiuto di una guida le sarà più facile capire
cosa le stia succedendo dentro e ristabilire un equilibrio, quell'equilibrio
che in questo momento di crisi le viene difficile trovare.
( risponde la dott.ssa Elisebetta Corberi )
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