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Depressione / ansia (010760)

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on . Postato in Depressione | Letto 358 volte

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Mariagrazia,42 anni

Carissimi dottori,innanzitutto vi ringrazio del servizio che offrite alla gente disperata come me.Il mio problema nasce di conseguenza alla mia separazione, voluta da me un anno e mezzo fa. Essendo da molto tempo non più innamorata, ho perso la testa per un mio amico anche lui separato, e lui l'ha persa per me. Ci siamo messi insieme e da allora si è scatenato il putiferio. Abbiamo avuto contro tutti i nostri amici, i nostri ex patner, tutti; ce ne hanno dette di tutti i colori. In tutto questo mettiamo che sia io che lui abbiamo un figlio, solo che la mia ha tredici anni, io le ho sempre detto la verità sia sulla separazione da suo padre che sulla mia nuova relazione,e lei, dopo un periodo duro iniziale, ha accettato la cosa, ed ora nonostante non se la sente ancora di incontrare il mio compagno, ne parliamo liberamente e serenamente. Per quanto riguarda il figlio del mio compagno la situazione è ben più complicata, si è ritrovato una ex moglie che per fargliela pagare gli ha messo contro il bambino, che essendo ancora piccolo, 7 anni, è affidato a lei, gli parla continuamente male del padre e di me. il bimbo è disorientato e non sa più dove sta la realtà.
Adesso molte volte si rifiuta di vedere il padre, dicendo di non aver voglia di vederlo. Per poter vedere suo figlio è costretto a uscire anche con la sua ex, perchè se no non glielo fa vedere. Sono stata molto confusionaria me ne rendo conto ma è difficile raccontare una storia così contorta in poche parole. In tutto questo io soffro da morire, non mi sento più sicura di niente, neanche del nostro rapporto, pur sapendo che ci amiamo, vedo lui soffrire tantissimo, e la cosa mi distrugge. Continuo a piangere, sto male, non riesco più a stare da sola, la solitudine mi opprime come un macigno. Odio la casa quando lui non c'è.Io ero una donna solare e sorridente, che quando aveva problemi li affrontava a testa alta e senza paura, ora ho mille dubbi, non sorrido quasi più, e mi sento un'altra persona. Volevo un piccolo consiglio da voi e sapere cosa ne pensate se siete riusciti a capire qualcosa dal mio scritto. vi abbraccio .Una donna che soffre

Mariagrazia, da quanto scrive resta il dubbio se il problema suo personale, di tipo depressivo, sia legato alla situazione difficile che sta vivendo da un anno e mezzo, o se invece sia del tutto personale, relativo a dei dubbi sulla scelta fatta o ai sentimenti che realmente nutre per questo nuovo compagno. E' probabile che entrambe le cose le stiano causando angoscia, ma se così non fosse, allora bisogna distinguere. Se il problema secondo lei è effettivamente legato alle difficoltà che ex amici e ex coniugi vi stanno creando, allora purtroppo lo strumento più adatto che avete in mano per migliorare la situazione è legato al tempo. Situazioni di separazioni difficili ce ne sono un'infinità. E quando a separarsi è l'uomo e ha dei figli, allora spesso sono dolori, perchè quasi inevitabilmente le madri utilizzano i figli per farla pagare all'ex marito, avendo la legge in qualche modo dalla propria parte. E' un gioco pericolosissimo e squallido, del quale alle volte le donne ferite non si rendono nemmeno conto, così come non si rendono conto che alla fine saranno loro stesse a pagare per i danni che inevitabilmente procurano ai propri figli. E da un punto di vista legale, intervenire è pressochè impossibile. Dunque, non resta da fare altro che aspettare che il tempo normalizzi la situazione e che la verità riesca a farsi strada in un mare di menzogne e di manipolazioni. Di questo stia sicura: prima o poi i bambini, sentendo l'una e l'altra campana, si fanno una ragione di quanto accade e riescono a capire dove stia la ragione. O meglio, riescono a capire le ragioni di ciascuno e a regolarsi di conseguenza. Questo per quanto riguarda i figli. Per quel che concerne gli amici e i parenti, alle volte sono peggio dei bambini in queste situazioni, e si schierano e si sentono traditi loro stessi in situazioni di separazioni conflittuali. Anche per loro c'è qualcosa che devono digerire ed assimilare, a volte anche per loro è necessario del tempo per ritornare a ragionare. E se così non è, allora l'unica cosa da fare credo sia prenderne atto, si trattava di rapporti poco profondi o poco sinceri: meglio darsi da fare per trovare legami più veri.
Se invece, Mariagrazia, sente che ciò che la logora è un dubbio interno sulla scelta fatta, allora credo che farebbe bene ad andare a scandagliare bene ciò che le succede dentro, rivolgendosi ad una psicoterapia, per capire. Credo che, al di là di tutto, una scelta così importante come l'interruzione di un rapporto a quanto capisco molto lungo, non possa non creare, prima o poi, momenti di dubbi, incertezze e angoscie. Passare da una situazione nota, abituale, protetta, come quella di un matrimonio consolidato nel tempo, ad una del tutto nuova e ancora in fase di "rodaggio", non è cosa semplice. Immagino che all'inizio l'innamoramento vi abbia presi nel suo turbine, facendovi agire di conseguenza. Ma le separazioni sono come dei lutti, prima o poi arriva il momento in cui bisogna elaborarle; ed è allora che emergono tutti i sentimenti relativi alla perdita, al distacco e alla paura. Con l'aiuto di una guida le sarà più facile capire cosa le stia succedendo dentro e ristabilire un equilibrio, quell'equilibrio che in questo momento di crisi le viene difficile trovare.

( risponde la dott.ssa Elisebetta Corberi )

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