Depressione- Coppia (146251)
Esmeralda 25
Salve, sto vivendo un periodo particolarmente buio per la mia vita. Anche se non c'è niente di particolarmente arduo da affrontare, non mi sento capita nè dai miei genitori nè dal mio ragazzo, a partire dalle piccole cose quotidiane. Studio lingue, ho la passione per la fotografia che cerco di trasformare in un lavoro, e sono sempre stata una persona positiva e combattiva. Dò la colpa di questo mio svuotamento al mio ragazzo, non so se giustamente o meno: lui ha 12 anni più di me, ma per certe cose è molto immaturo. L'ho conosciuto che stava con un'altra persona da almeno una decina di anni: ero molto innamorata e non ho messo bocca sui modi e tempi della separazione con l'altra, salvo quando toccava il limite. Il modo in cui hanno gestito questa cosa mi è sempre sembrato molto infantile, ma sono rimasta in silenzio perché mi rendevo conto che non potevo capire il significato di una relazione così lunga. E' molto egocentrico e a volte egoista: non mi sono mai sentita veramente felice. Anche se sapevo che mi voleva bene, la sua persona veniva sempre in qualche modo prima, e ogni volta che provavo ad avere una piccola certezza non ho mai ricevuto una risposta soddisfacente, molto spesso anche il silenzio. Ho implicato questo per quasi due anni allo strascico del rapporto precedente, e ho quasi sempre reagito con il sorriso e in maniera ben disposta, per fargli capire che ero vicina a lui e poteva contare su di me. Non è stato facile senza mai un "Ti amo", mai una cena a casa mia o sua. Non sono nemmeno una che bada a certe cose. All'inizio di quest'anno c'è stata una convergenza di cose negative: fine lavoro, università da finire per forza, mia nonna stava molto male e poi è morta, e mi mancavano i miei coetanei. Gli ho fatto presenti queste cose, che pur stando con lui avevo bisogno di un po' più spazio per me perché ho passato due anni veramente a gestire tutta la mia vita, soldi e tempo per lui. Non ha capito, e sentendosi minacciato è arrivato ad alzare la voce e a trattarmi verbalmente molto male. Ho provato a lasciarlo, ma mi ha chiesto un'altra possibilità e gliel'ho data. Però sento che si è rotto qualcosa, non riesco più a comunicare a causa delle sue reazioni, invece vorrei che torni tutto come prima. Per me ha un debito di 2 anni con me. Io però non vedo un futuro con lui, ma ora è come se fossi nelle sabbie mobili e mi sento affondare con lui come con tutto il resto. Anche nella mia famiglia, se non mi hanno mai certo trattato male, ma nemmeno ho avuto incoraggiamenti particolari, dalle piccole cose ai progetti più seri. Se parlo di qualcosa che non rientra nella loro visione è una fissazione momentanea, non un'esperienza o l'inizio di un percorso. Non ho prospettive di nessun tipo, mi chiudo in me stessa e spesso piango da sola, per non far preoccupare. Ma sogno veramente altri posti, e una persona nuova che si prenda cura di me e mi faccia sentire amata, bella e desiderata. Grazie.
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Cara Esmeralda, dalle tue parole emerge uno stato di sofferenza, delusione e di rabbia. Ma anche speranza, la speranza di trovare la forza dentro di te per poter ricominciare e rivedere così la luce in fondo al tunnel. Io penso che tu ce la possa fare davvero: qualunque decisione prendi, portala avanti fino in fondo. Se ne senti il bisogno, richiedi l'aiuto ad uno psicoterapeuta: potrà esserti davvero di aiuto. Buona fortuna!
(Risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 12/10/2010
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