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Depressione, delusione amorosa (105279)

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on . Postato in Depressione | Letto 364 volte

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Lucrezia 26

Gentili dottori, vi scrivo per chiedervi un aiuto o un piccolo consiglio su un fatto che mi affligge da un pò. La storia è molto semplice, c'era una persona che mi piaceva moltissimo, erano anni che non incontravo qualcuno che mi emozionasse così ed è successo fin dal primo sguardo. Questa persona ricambiava le mie attenzioni ed, anzi, eravamo arrivati a un tempo che io fuggivo e lui faceva di tutto per attirare i miei sguardi o per cercare un contatto. Alla fine, anche per incoraggiamento di una conoscenza in comune, mi sono fatta avanti creando l'occasione per cominciare a parlarci e, come previsto , mi parlò e mi dedicò molte attenzioni. Io ero terrorizzata dalla cosa (considerate che non ho mai avuto un ragazzo!), ma ero anche felicissima, perché dopo anni di delusioni, sia amicali che sentimentali, speravo che con questa persona potesse andare. Per me era l'occasione per riscattarmi da una vita di amarezze e frustrazioni (mi riferisco all'ambito relazionale), voi forse potete capire: io ragazza carina, ma timida, insicura, la classica brava ragazza tutto studio e niente divertimento, lui bellissimo e pieno di fascino, ma anche dolce e intelligente, simpaticissimo e pieno d'amici: per me era l'occasione di dimostrare a me stessa finalmente di potercela fare a uscire dalla mia solitudine cronica, l'occasione per poter contraddire quanti in passato mi avevano preso in giro definendomi "tronco" oppure troppo seria e giù di lì, di quanti mi avevano emarginato e messo da parte usandomi solo per fare numero nelle uscite e nelle feste, di quanti, genitori compresi, credono che io non abbia appeal e che abbia "problemi" con gli altri. Per me lui era tutto questo e anche di più per cui, pur non sentendomi per niente convinta di quanto stavo facendo, sentivo ugualmente come una forza esterna a me che impadronitasi di me mi diceva che non potevo fare altro che provare, che a una come me un'altra occasione così probabilmente non si sarebbe offerta. Per cui ho preso il coraggio a due mani e mi sono fatta avanti cercando d'essere il più disinvolta possibile, ironica e simpatica. All'inizio, nonostante il mio imbarazzo e impaccio visibili, credevo fosse questione di giorni perché mi chiedesse di uscire, tanto più che col tempo ero riuscita gradualmente a sciogliermi un pò, ma poi, passato un mese e mezzo, non avendo lui fatto nulla di concreto a parte scherzi e battute e, qualche volta, una parolina un pò più dolce, cui però di fatto non seguiva nulla (addirittura lui prendeva accordi con gli amici per uscire davanti a me senza chiedermi se per caso volessi unirmi a loro!), presa da una vampata d'amor proprio ho mollato tutto e non l'ho più rivisto, né lui c'è da dire mi ha più cercata, a parte una piccola domanda fattami dal nostro amico in comune che, in maniera molto blanda, mi ha chiesto se, per caso, avessi intenzione di tornare oppure no. Ora il punto è che pur sapendo che non potevo fare diversamente, che non potevo fare altro che questo perché mi sentivo troppo in imbarazzo ed anche inadeguata e stupida a stare lì, (mi sentivo terribilmente sotto esame, lui era molto brillante e a me sembrava di non riuscire ad essere abbastanza spigliata per lui), ciò nonostante mi manca, mi manca tanto e piango sempre, forse perché sono sola, non ho amici e solo un lavoretto che mi tiene occupata un pò la mente, ma appena torno a casa ripenso a lui, non riesco a concentrarmi su altro sentendomi una perfetta cretina; mi chiedo dove abbia sbagliato e perché nessuno mai si vuole legare a me. E' un pensiero fisso, come una droga per me, è strano ma mi dà un acerta serenità pensare e ripensare a questa cosa, a tutto quello che avrei potuto fare e dire, è come se fosse un pensiero che mi distrae da qualcos'altro a cui non voglio pensare, dalla vita vera probabilmente, che ho paura di affrontare. Voi cosa pensate? Cosa pensate possa fare per dimenticarlo, ammesso che io lo voglia realmente e non sia una masochista a cui piace solo farsi del male? Considerate che situazioni molto molto simili a queste si sono verificate spesso in passato, ed è sempre finita così, gli altri sereni e contenti ed io sola a chiedermi perché non sono capace a far desiderare a qualcuno di volermi bene. Vi ringrazio per il vostro tempo.

Cara Lucrezia, è possibile che il ragazzo che hai incontrato abbia incarnato il tuo desiderio di riuscita, il tuo bisigno di dimostrare che sei una ragazza socevole, simpatica e non un "tronco". E' stato per te l'occasione di dimostrare quello che sei, prima di tutto a te stessa. Le cose non sono andate come volevi e siccome che avevi caricato la situazione di molti significati è normale che ora tu stia male, che tu ti senta delusa più di quanto quel ragazzo meriti. Forse finora non hai avuto molte occasioni, ma questo non vuol dire che non ne avrai altre. Questa volta è andata male, ma la prossima andrà meglio perchè quello che cerchi di dimostrare tu lo sei già. Smetti di dare retta a ciò che gli altri pensano o credi pensino, e inizia a comportarti come se tu fossi già la regazza briosa e allegra che vorresti. Sei tu la prima a dover credere in te stessa, a fare il tifo per te, vedrai che gli altri ti verranno dietro. Auguri.

(risponde la Dott.ssa Giacomina Rienzo)

Pubblicato in data 18/10/07

 

 

 

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