Pubblicità

Depressione e terapia VNS(865)

0
condivisioni

on . Postato in Depressione | Letto 392 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Barbara, 44 anni

Salve. Dopo aver letto alcuni articoli su questa nuova terapia [che comporta l'impianto dello stimolatore del nervo vago], vorrei sapere qual'e' la vostra opinione a riguardo.
Dopo aver sofferto per moltissimi anni di depressione ricorrente ed altri guai vari, pochi mesi fa finalmente sono stata diagnosticata come sofferente di disturbo borderline della personalita'. Dopo 26 anni durante i quali ho lottato incessantemente contro ogni tipo di dipendenze e depressioni e generale malessere mi sento un po' stanca e leggere di questa nuova "cura" mi ha incuriosito moltissimo.
Io vivo in UK da molti anni ormai, e sicuramente chiedero' al mio psichiatra di spiegarmi tutto; ma non mi fido moltissimo dell'approccio britannico e gradirei sentire un vostro parere generale e su possibili controindicazioni.
Vi ringrazio in anticipo.

Cara Barbara, conosco la terapia VNS per aver letto qualche articolo e materiale su internet; ma non ho mai avuto a che fare con persone che fossero state trattate con questa terapia e a dire la verità non ho mai avuto modo di scambiare nemmeno con colleghi opinioni in proposito. Sono peraltro una psicoterapeuta ma non un medico, e se lei ha bisogno di informazioni prettamente mediche, sulle controindicazioni e quant’altro, deve rivolgersi ad altri. Immagino che il suo psichiatra sia più ferrato di me in proposito. Detto questo, posso invece commentare la cosa su un piano psicologico in senso generale.
Capisco la sua stanchezza e immagino e spero lei abbia tentato diversi tipi di approccio terapeutico, compresa la psicoterapia; e se nulla è servito a farla stare meglio, capisco anche il suo desiderio di ricorrere ad un tipo di intervento come la VNS. Non ritengo vi sia nulla di diverso, d’altronde, in questo tipo di approccio rispetto ad un approccio farmacologico, se non per quanto riguarda gli effetti collaterali che con la VNS dovrebbero essere meno importanti o addirittura azzerati (il che non è poca cosa, comunque). Ma da un punto di vista concettuale, il ricorso a questo tipo di terapia implica la convinzione che tra psiche e corpo (chimica del corpo, dunque neurotrasmettitori ecc) esista una separazione e che l’origine di alcune malattie psicologiche sia da considerarsi organica. Se questo è il suo pensiero, se dopo anni di tentativi è arrivata a convincersi di questo, allora il ricorso alla stimolazione del vago è una strada plausibile. Ma chi le scrive non crede in questa separazione tra mente e corpo e ritiene che ogni malattia di origine psicologica vada curata attraverso la psicologia, cercando dentro se stessi di sciogliere i nodi complessuali che procurano conflitto e dolore e tolgono libertà. Ogni sintomo psichico si manifesta nel corpo, così come ogni malattia del corpo si ripercuote sulla psiche. Ormoni, neurotrasmettitori e sistema nervoso sono interconnessi, sono un sistema, e rispondono in modo complesso e integrato agli stress. Ritengo inoltre che ogni persona abbia dentro di sé la tendenza innata a trovare l’equilibrio e l’unità tra le varie parti che la compongono, e la malattia psicologica rappresenta una difficoltà su questo percorso ma anche la segnalazione di una situazione da affrontare attraverso una ricerca dentro di sé. Insomma, in altre parole credo alla psicoterapia e all’analisi come “cura”, ovvero credo che per risolvere i propri problemi sia necessario cercare dentro di sé i motivi e il senso al proprio disagio; e credo che la risoluzione del disagio psichico avvenga attraverso la comprensione, la consapevolezza, la scoperta e l’accettazione, più che attraverso un intervento dall’esterno. Ovviamente mi rendo conto della sua situazione e non posso che augurarle che la VNS possa essere la soluzione che cerca.

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Come reagisci alle notizie riguardanti l’immigrazione?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Elettroshock

  Di solito, la TEC, eseguita in anestesia, è una tecnica scevra da collateralità e con bassa incidenza di mortalità.

Paranoia

La paranoia è una psicosi caratterizzata dallo sviluppo di un delirio cronico (di grandezza, di persecuzione, di gelosia, ecc.), lucido, sistematizzato, dotat...

Emetofobia

Dal greco emein che significa "un atto o un'istanza di vomito" e fobia, ovvero "un esagerato solito inspiegabile e illogico timore di un particolare oggetto,&nb...

News Letters

0
condivisioni