Dipendenza affettiva, ossessioni (111821)
Vittoria 22
Stimato dottore, la mia storia è abbastanza complessa: iniziò circa 5 anni fa quando in un periodo di forte stress psicologico ebbi forti emicranie e iniziai a sentirmi molto triste. Così triste che il medico di fiducia mi diede ansiolitici e antidepressivi che purtroppo non bastarono, cosicchè iniziai una terapia psicologica che mi aiutò molto. Dopo poco ne uscii e decisi di smettere la terapia; purtroppo nel seguito alternavo fasi depressive con momenti abbastanza tranquilli, volevo farcela da sola anche se l'appoggio del mio ragazzo all'epoca fu importantissimo. Cosi importante che iniziai ad appoggiarmi sempre di più, come se lui fosse il guaritore di tutti i miei mali. Ma non capivo che in quel modo stavo annullando la mia persona. Dopo un anno sentii l'irrefrenabile bisogno di dirgli tutto ciò che mi succedeva, come per giustificare le mie azioni, ovunque andavo, ciò che facevo, era come se qualcosa dentro di me mi obbligava a dirgli tutto. Un giorno iniziai a pensare alla mia vita, a me, volevo cambiare, volevo essere felice perchè non riuscivo più ad andare avanti in quel modo (in quel periodo non ero in terapia), gli obblighi e le parole erano diventate pesanti; dipendevo da lui, io non ero nulla. Ci lasciammo ed iniziò nuovamente il mio periodo di sofferenza: non avevo amici, mi sentivo sola e reintrapresi la terapia. Persi 8 chili. Senza di lui non ero nessuno. Mi sentivo, vuota, in panico, vivevo una situazione di irrealtà. Mi sentivo trasparente, come se più nulla (compresa la mia vita) fosse importante. Purtroppo sono passati 2 anni e non so che pensare, a volte mi lego in modo morboso alle persone ma ho paura che tutto si ripeta. Mi sento incerta, così mi rifiuto di uscire con ragazzi o, semplicemente, con amici. Ho paura di non riuscire ad andare avanti da sola. Quindi obbligo me stessa a stare da sola, e non amare è la cosa più brutta del mondo. Ho tanta paura di non riuscire a riprendere in mano la mia vita, è passato troppo tempo; e se non riesco ad amarmi? Vorrei farla finita ma ho tanta voglia anche di vivere. Sono in terapia da piu di 2 anni ormai e il mio psicologo dice che i farmaci li posso benissimo evitare, di credere che ce la farò, lui è certo. Ma io no. Volevo essere ascoltata anche da voi e vi chiedo se gentilmente potete consigliarmi se fosse opportuna anche una terapia farmacologica. Si può guarire da questo male oscuro?
Cara Vittoria, è possibile guarire. Sei seguita da uno psicologo che ti conosce molto bene e quindi se hai dei dubbi come quelli che esprimi nella tua richiesta (dubbi leciti vista la situazione) è giusto, a parere mio, che ne discuti insieme al tuo psicologo, anche della possibilità di un supporto farmacologico e quindi di una visita psichiatrica. Di più non posso dirti. Con le parole di Marcel Proust: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell'aver nuovi occhi". Un saluto.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 10/04/08
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