Disagio, crisi interiore,depressione? (7187)
Sissi, 35 anni
Caro psicologo, vorrei esprimere un mio "disagio" anzi direi proprio
una crisi interiore, per risolvere la quale vorrei un suo consiglio. Crisi interiore
che credo sia al quanto tardiva e destabilizzante alla mia età (pensavo
appartenesse piuttosto solo all'età adolescenziale). Mi trovo in uno
stato profondamente confuso in cui non riesco a trovare più la mia autenticità,
la mia serenità, l'allegria ed il mio caratteristico ottimismo. Sono
totalmente disillusa, triste e pessimista e dal futuro mi attendo solo ulteriori
pesi e problemi, non certo gioie e certezze.
Il fattore scatenante è stata la mia separazione (2 anni e mezzo fa).
Sulla separazione e da allora non ho fatto altro che analizzarne ogni aspetto,
ogni particolare, risvolti psicologici.
I fatti accaduti, le parole dette, le sensazioni provate e le motivazioni di
entrambi sono ormai cose trite e ritrite, delle quali non c'è più
nulla da sapere o da scoprire, ciò nonostante si fanno vive tra i miei
pensieri costantemente, le parole che avrei voluto dire le conosco e le ripeto
ormai a memoria. Il cuore e la mente ormai sanno tutto eppure non abbandonano
il passato, anzi fino a quando c'era da combattere ed organizzare lo stato nuovo
delle cose, mi sentivo più forte, determinata, arrabbiata ed era un motivo
valido per fare le cose anche di trovarne di nuove, oggi che mi vorrei liberare
da tutto cìò, non so più con cosa sostituirle.
Credo sia una depressione reattiva, voglio buttare definitivamente tutto alle
spalle, ma non so più con cosa identificarmi a cosa ispirarmi a quali
obbiettivi tendere. Tutto ciò che mi è stato insegnato, tutto
ciò in cui credevo non ha più significato e mi riferisco ai principi
ispiratori e che mi hanno sempre guidato. "Sii onesto, leale, fedele, comportarti
sempre bene, lavora sodo che i riconoscimenti e le soddisfazioni arriveranno,
non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, fonda una
famiglia è la cosa più importante nella vita insieme agli affetti,
ecc." non funziona così, oggi in questa società non funziona
più così.
Le regole, gli equilibri ed i valori sono altri: i compromessi, le furberie,
gli egoismi sono il pane quotidiano e stento ad abituarmi, mi sento a disagio,
mi ritrovo a sopravvivere in una giungla e non a vivere una vita di soddisfazioni
e serenità. Mi ripeto che non devo perdere la mia essenza, i miei principi,
devo trovare nuovi obbiettivi, curare me stessa (dentro e fuori), sono così
sarò pure una mosca bianca ma sono così, con il passare del tempo
mi rendo conto che non ci credo più molto. E come se al buio avessi sognato
la perfezione e poi qualcuno ha acceso la luce e mi ritrovo in un pantano da
cui stento ad uscire. Mi dico che aver incontrato una mela marcia non vuol dire
che il paniere e da buttare via, che basta fare un po' di passi nel pantano
per trovare una nuova terra asciutta, che tornerò a provare le gioie
e le serenità di un tempo, la vita è un'altalena ora su ora giù
e poi su e di nuovo giù, ma mi guardo intorno e vedo sempre più
persone infelici, inadeguate, amici separati con o senza figli ed i problemi
connessi, persone immature ed egoiste, a disagio quanto e più di me e
questo non mi piace perché adesso mi sento anche io così.
L'unica desiderio che ho, è starmene rintanata in casa mia, tra le mie
cose e fare quattro chiacchiere con le amiche, ma non voglio ritrovarmi a breve
come una "vecchia zitella" ed aver rinunciato a vivere, ma non so
da dove iniziare, e di nuovi rapporti con l'altro sesso non ne parliamo, pur
essendo una persona carina, loquace e solare (animo sempre le compagnie) non
faccio avvicinare nessuno, non credo di essere abbastanza forte da sopportare
un altro fallimento e poi non si avvicina più nessuno, credo di aver
perso decisamente il mio fascino. Vorrei ri-iniziare da qualcosa ma non so davvero
da cosa e nel frattempo sento il ticchettio del tempo che passa.
C'è un sito www.liberodiscrivere.it dove gli scrittori non professionisti pubblicano liberamente i loro scritti e partecipano ad un forum assolutamente libero e vitalissimo. Perché lei non scrive su questa sua esperienza?
( risponde la dott.ssa Emanuela Marangon )
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