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Dolore di un aborto spontaneo (53059)

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on . Postato in Depressione | Letto 433 volte

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Carla, 29 anni, 30.09.02

Buongiorno, mi chiamo Carla e ho 29 anni. Sono felicemente sposata da tre anni. Ho un marito meraviglioso, una bella casa e tanti amici, ma ho vissuto l'esperienza più brutta della mia vita una settimana fa.
So che il mio problema potrà sembrarvi poco importante, ma il dolore che porto dentro mi sta lacerando..ho perso il mio bambino dopo 9 settimane di gravidanza per un aborto interno..l'ho scoperto proprio il gg che dovevo fare l'ecografia del 1° trimestre..lui era ancora lì, si vedavano i braccini,il corpicino,ma il suo cuoricino non batteva più..è rimasto lì in silenzio..forse voleva che lo vedessi per l'ultima volta..forse non voleva abbandonarmi, perchè gli dicevo sempre"ti prego non andartene perchè la mamma ha bisogno di te."..non lo so..so che mi ha lasciato un vuoto incolmabile..era così bello passare le ore a parlargli o addormentarsi cullandolo..mi manca tanto il mio scricciolo..gli volevo così bene..gliel'ho detto ancora prima che mi facessero l'anestesia per il raschiamento e che quindi ci dividessero per sempre..sì perchè anche se era morto lui era lì con me.. in questa settimana credo di aver pianto tutte le lacrime che avevo dentro..e anche se nella mia vita ho già sofferto tanto..questa è la più grande sofferenza che sto vivendo..al punto che la sera per addormentarmi ho bisogno di tenere tra le mani quelle che avrebbero dovuto essere le sue prime calzette..la gente che mi sta attorno cerca di rassicurarmi che la prossima volta andrà meglio, sul fatto che forse è stato meglio così, che la natura ha fatto la sua selezione..ma anche se io so che quello che mi è successo è stato un atto di amore voluto da Dio per evitarmi una sofferenza ancora più grande tra 9 mesi,nessuno potrà mai cancellare il sentimento di perdita insostituibile che ho avuto..
L'unica speranza è che sia proprio il mio angioletto a darmi la forza necessaria per superare questo trauma..il tempo potrà lenire la sofferenza, ma non potrà in alcun modo darmi l'oblio.."
Grazie se vorrete regalare qualche parola di aiuto a questa mamma a metà..

Cara Carla, capisco il tuo dolore, e non mi sembra assolutamente fuori posto o "poco importante", come tu scrivi. Di certo è stata una gravidanza voluta, desiderata e questo aborto ha deluso un desiderio di essere madre che stavi cullando dentro di te.
E' un lutto, e come davanti ad un lutto improvviso tu hai reagito, con le lacrime, la disperazione, il vuoto. Hai perso un figlio e sei caduta in depressione.
Cerca di sfogare questo dolore e aspetta che il tempo ammorbisca lo strappo che senti dentro. Circondati di persone che sappiano capire e consolare, che sappiano ascoltare. Non c'è un modo per accelerare i tempi, ma secondo i tuoi tempi comincerai di nuovo a guardare avanti e a sentirti energica e ricca di progetti.
E' vero che i tristi eventi non si dimenticano, ma è anche vero che come esseri umani abbiamo una grande capacità di ripresa e di rinascita.
Mi colpisce il tuo modo di chiudere l'e-mail: "questa mamma a metà".
Il mio aiuto è questo:non vivere questa esperienza come un fallimento, non fare che diventi un: non vai bene, anche se una parte di te ti starà sussurrando: non sei stata capace di essere madre. Questi pensieri negativi, se ci sono, cacciali via. Non trattare te stessa con durezza. Non hai colpe, a volte la natura agisce senza che l'uomo possa intervenire.
Pensa in positivo al futuro e al fatto che avrai altre occasioni per essere una mamma "intera".
Ti abbraccio.

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