elaborazione lutto traumatico (153658)
Clara, 27
Gentile dottoressa,
frequento un ragazzo da sei mesi nei quali il
mio iniziale interesse si è trasformato in un sentimento più profondo.
Lui purtroppo ha subito un grave lutto, poichè è rimasto coinvolto senza
colpa alcina in un incidente d'auto in cui era lui a condurre il veicolo
in cui la sua fidanzata ha perso la vita. Sono passati 7 anni. E' per me
chiaramente molto complesso affrontare il tema con lui, poichè ho una
grande paura di cagionargli un dolore o riportare a galla delle emozioni
che non so bene se sia lui o io a temere. Dal conto suo lui si mostra
sereno sebbene non parli mai dell'accaduto che si limita a definire come"quello è il passato". Io temo che il gap comunicativo che si stà
creando e l'accrescersi della mia preoccupazione personale (temo un
fantasma che non conosco e di cui non sò nulla con cui non posso
combattere e il cui legame non posso in alcun modo scindere)possa
compromettere un intero rapporto. Di contro da donna il rinvenimento
delle foto della fidanzata nel suo portafoglio mi ha profondamente
ferito, con conseguente senso di tradimento subito più senso di vergogna
per non essere all'altezza di comprendere ed accettare un trauma tanto
orribile. La mia domanda è molto egoistica e me ne scuso: si ama per
sempre una persona che ci è portata via? è corretto affrontare il tema o
posso fargli del male?
Gentile Clara,
non è facile capire se il suo ragazzo ami ancora la sua "fidanzata" o soffra di un grande senso di colpa nei confronti della vittima di un incidente nel quale era lui a guidare. Credo che effettivamente questi siano problemi del suo ragazzo, forse sarebbe meglio per lei riflettere su quanto sia per lei difficile e doloroso confrontarsi con un'altra donna, viva o morta, attuale o futura. Il dubbio che mi viene, ma non ho dati, è che lei tema di non essere adeguata, che veda fantasmi (che sovente ci sono) con i quali non si sente in grado di competere....Queste sono solo supposizioni, ma è frequente il caso in cui una donna si senta "non all'altezza....inadeguata...insufficiente....incapace di sopportare confronti...".
Se posso permettermi, le suggerirei un colloquio con uno psicoterapeuta (iscritto all'ordine degli psicologi della sua regione) per approfondire gli aspetti che riguardano lei e il disagio suo e non focalizzare l'attenzione su quanto il suo ragazzo dice essere il "passato".
Auguri e saluti.
S. Bertini
(Risponde la Dott.ssa Susanna Bertini)
Pubblicato in data 23/05/2014