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lutto e blocco psicologico (48194)

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on . Postato in Depressione | Letto 836 volte

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Sara,28anni (9.2.2002)

Salve,cerchero' di essere breve ma come si fa a spiegare in poche righe la propria vita?Fino a tre anni fa ero quella che tutti chiamano "una ragazza modello":superimpegnata,ottima studentessa,liceo poi universita' in regola con gli esami,un ragazzo da otto anni,supersportiva,superattiva,l'orgoglio di casa insomma. poi tre anni fal'evento che ha distrutto "quella" Sara,mio papa',la luce dei miei occhi,la mia ragione di vita se ne e'andato senza avvertire,quando io non ero li' per aiutarlo,un infarto cosi',di colpo....ero uscita di casa dandogli il solito bacino e non l'aho piu' visto....mai piu'(non sono riuscita ad avvicinare il corpo ne ad andare al cimitero...nulla).da li' per me il buio totale....apparentemente sono sembrata reagire bene,ho cercato di stare vicino a mia mamma,malata, a mio fratello piu' fragile di me(credo in verita' sia piu' forte di me....ma io ero quella che all'apparenza era forte,determinata..la piu' forte in casa,percio' con gli altri ho indossato la maschera,da sola invece,ancora oggi soffro terribilmente,incapace di accettare la realta'...in questi tre anni da una parte mi sembra di essere cresciuta molto,ho una maggior consapevolezza di me stessa ma anche una grossa confusione:tutto quello che ho fatto,soprattutto la scelta universitaria,non ha piu' alcuna importanza per me,mi sopno resa conto di aver vissuto 25 anni solo per rendere orgoglioso mio padre(era commercialista..io faccio economia),mai indagando realmente su me stessa.Cosi' mi ritrovo ad aver "sprecato" tre anni interi ferma con un solo esame e la tesi per finire,e anche se razionalmente so che una volta raggiunto l'obiettivo della laurea,potro' veramente voltare pagina e pensare alla "nuova" Sara e alla sua vita,inconsciamente non riesco a sbloccarmi.Passo le giornate a trovare il modo per non studiare,senza fare nulla,magari sto giorni interi a guardare la televisione o sognare ad occhi aperti su cio' che vorrei fare realmente,sono diventata completamente apatica...e' un circolo vizioso,piu' so quale potrebbe esere la via per uscirne,piu' mi blocco.Non ce la faccio piu' a vivere cosi',mi detesto,detesto soprattutto avere cosi' giovane gia' molto rimpiante e il senso di sprecare il tempo,soprattutto detesto che io riesca a capirlo cosi' bene razionalmente mentre quando si tratta di "passare all'azione" io sia cosi' impotente anche e soprattutto verso me stessa.
Spero che possiate in qualche modo darmi una mano,almeno per trovare la chiave per aprire la porta...so che dietro quella porta c'e' un mondo meraviglioso,devo solo riuscire ad infilare la chiave...so che posso farcela a girarla.
Grazie

Cara Sara, è evidente che la morte di tuo padre ti ha gettato in uno stato di apatia e di depressione. Trovarsi di colpo senza la persona che fino ad allora era il proprio punto di riferimento può portare al vissuto che dici di star vivendo. Sei molto lucida a livello razionale, ma di certo c'è qualcosa nel tuo stomaco e nelle tue emozioni che non è d'accordo con le conclusioni della testa e cioè quelle di riprendere a vivere secondo te (passare all'azione e voltare pagina). Con la testa hai capito che avevi vissuto nel riflesso di tuo padre, e con lo stomaco? Cosa hai mostrato dopo la sua morte? Sembra che ti sei chiusa dietro una maschera di forza e determinazione. Io credo che la strada per ricominciare sia tornare indietro, nel senso che non puoi andare avanti se prima non accetti emotivamente la sua fine. Questo significa cacciare fuori dallo stomaco tutte le emozioni che stai bloccando là dentro. Sai quali sono? Potrebbe essere la rabbia verso di lui che ti ha lasciato così all'improvviso, la tristezza per te stessa di aver perso chi si prendeva cura di te, la paura di affrontare il futuro senza un faro che ti mostri la strada....
Ti consiglio di scrivere su un foglio tutte le emozioni che senti rispetto a tuo padre, a te stessa, a tua madre e a tuo fratello relativamente all'evento della sua morte. Poi cerca di capire se c'è qualche emozione che per te è inaccettabile e che hai paura ad esprimere (per es. la rabbia verso di lui che ti ha abbandonata). A volte sono proprio i pensieri nascosti e irrazionali a bloccarci perché sono legati ad emozioni altrettanto irrazionali e difficili da digerire. Se avrai il coraggio di essere onesta con te stessa in questa esplorazione, di certo potresti fare un passo in avanti. Perché sappi che è umano e naturale sentirsi feriti se qualcuno che amiamo se ne va senza avvisarci, ed è umano e naturale piangere e sentirsi tristi e angosciati. Forse devi solo mettere fuori i tuoi sentimenti e comunicarli prima a te stessa e poi agli altri per superare questo momento della tua vita. Ciao.

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