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Mini-depressione (8006)

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on . Postato in Depressione | Letto 380 volte

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Giulia, 15 anni

Carissimi dottori,
non sono sicura di voler veramente inviare questa richiesta ma vedremo se ci riuscirò o meno. sono una ragazza di 15 anni e per quanto possa sembrare strano,mi rivolgo a voi seriamente. Non so bene che mi succede, è da un pò di tempo che non mi riconosco più ... sono sempre stata chiusa come persona ma adesso va sempre peggio, non riesco più a parlare con nessuno e persino alle interrogazioni vado male, mentre se mi si chiede di fare un compito scritto riesco a prendere un bel voto. ho un'ansia che mi opprime ogni giorno di più facendomi venire spesso il fiato corto e un batticuore nervoso insopportabile, e mi sento sola, il mio concetto è sempre stato "la solitudine l'amo ma la temo" ma in questo periodo ho una paura atroce, mi sento fisicamente ed emotivamente debole e mi chiudo sempre di più a riccio. cosa mi succede ? è normale ? e perchè alle altre ragazze della mia età non succede ? loro vivono spensierate pensando a cose frivole mentre io me ne sto qui ad angosciarmi e a scrivere rischieste a psicologi ... perchè ?
spero vivamente in una vostra risposta e vi ringrazio. saluti
Giulia

Carissima Giulia, sembra che tu abbia qualche problema di insicurezza, che in questi ultimi tempi probabilmente si è acutizzato. Non so se sia successo qualcosa che possa aver peggiorato l'immagine che hai di te stessa, questo lo dovresti sapere tu.....una relazione sentimentale, una prova che non sei riuscita a superare, discussioni in famiglia.....non so, ma probabilmente qualcosa ha fatto si che le tue paure rispetto al mondo e la disistima nei tuoi confronti si accrescessero. Alla tua età è abbastanza frequente e mi viene da dire anche abbastanza normale avere delle insicurezze; in realtà bisogna ancora scoprire come si è fatti, e anche come funziona il mondo intorno a noi, per cui ci si pongono costantemente domande e si hanno costanti dubbi su di sé e sul mondo esterno.
Ovviamente questo accade a chi le domande se le pone, perchè ci sono persone che vivono anche in modo più superficiale, e molte cose probabilmente non se le chiedono, e forse soffrono anche di meno....però non crescono. Dunque, ripeto, è abbastanza normale che si possano vivere dei momenti di profonda crisi e di desiderio di ritiro....ma bisogna stare attenti che non degeneri la situazione, perchè come giustamente dici tu, la solitudine è qualcosa che si può amare, e che fa anche molto bene a chi sa viverla e goderla, ma bisogna anche temerla, soprattutto quando è un rifugio in cui ci si rinchiude per evitare il confronto con gli altri o con il mondo. In questo caso si tratta di una fuga, che appunto dipende da un'incapacità ad entrare in contatto con l'altro, o di confrontarsi più in generale.... e questo non fa bene, a lungo andare.
Soprattutto se, come spesso accade alle persone insicure, in questo ritiro nel proprio bozzolo solitario ci si sente in colpa perchè consapevoli delle proprie paure e per questo ci si svaluta ancora di più. Allora, se dentro di noi abbiamo un'immagine negativa di noi stessi, se siamo così severi con noi stessi da pensare di non valere nulla, allora ogni volta che si deve affrontare un confronto o più ancora un giudizio, si farà di tutto per evitarlo o per fare si che quel giudizio corrisponda a quello che ci diamo da soli.
In altre parole, si andrà male alle interrogazioni, per paura e per confermarsi un'idea negativa di se stessi.
Ripeto, Giulia, che ci siano dei momenti negativi e di ritiro alla tua età, ma in realtà sempre nella vita, è cosa abbastanza normale; ma bisogna far si che questo ritiro produca qualcosa, per esempio un confronto leale con se stessi, che porti a nuove consapevolezze, cui seguirà una nuova apertura al mondo. Se il ritiro è sterile o se dura troppo a lungo, o anche se si tratta di fuga, allora bisogna fare qualcosa per venirne fuori. Il consiglio che ti do è di parlarne con qualcuno, di confrontarti con persone che tu ritieni adatte a questo e che senti in sintonia con te. Scrivendo a noi hai già fatto un passo importante.
Fai in modo che a questo ne seguano altri....e soprattutto non smettere mai di farti domande.

( risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi )

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