Moglie depressa (20150311)
Maxit, 39 (----)
La mia Storia: Buon giorno, siamo sposati da più di 10 anni, abbiamo un figlio di 6 e da più di un anno ormai mia moglie è depressa, o almeno i sintomi me lo fanno presupporre.
Cerca di non far capire niente alle persone esterne, cerca di non legarsi con nessuno e cerca di parlarne il meno possibile anche con me, però si è molto staccata, non facciamo sesso se non con insistenze e pressioni da parte mia (purtroppo per me è molto importante questo aspetto della sfera matrimoniale).
Ora scendendo più nel particolare: a volte insisto e la costringo a parlarmi di come sta, insistendo per parecchio tempo prima di ottenere una risposta in merito e lei si sfoga con queste affermazioni principalmente:
- siamo una cosa sola ma l'unica cosa che ci unisce è nostro figlio
- anche se fossimo divisi e separati saremmo amici
- siamo una cosa sola ma ... siamo più che amici ma sicuramente niente attrazione
- devo aspettare 6 mesi ancora e lei risolverà i suoi problemi (non so bene come)
- non devo stressarmi con il sesso
- piango e soffro nel vedermi soffrire perchè non te lo meriti (non perchè mi ami)
- riesco a fingere con tutti che vada tutto bene ma con te non riesco a parlare
- siamo una cosa sola ma il problema ce l'ho solo io e lo devo risolverlo da sola
- è tutta colpa mia ma siamo una cosa sola e ne usciremo dal canto mio la sto interpretando così:
- stiamo insieme per nostro figlio, cerca di non stressarmi più perchè non riesco a fare di più di così, se vuoi che stiamo ancora assieme non insistere con discorsi e con il sesso
- ci stiamo lentamente separando e aspettare complica solo le cose.
Come detto insisto perché si avvalga di un aiuto esterno. Con le amiche e con me non riesce a parlarne e quindi voglio che vada da un psicologo (meglio se con me) ma per il momento non sono riuscito a convincerla.
Ovviamente la situazione si è creata pian piano nel giro di un paio d'anni e nell'ultimo anno è peggiorata. E' dovuta a tanti fattori: lavoro, ferie mai fatte, impegni ecc.. e infine una nostra amica che malata da parecchio tempo sembra non potercela fare ha drasticamente peggiorato la sua situazione emotiva. Piange continuamente (soprattutto di notte).
Chiedo un consiglio su come potermi muovere in questa situazione. Perchè oramai non è solo lei in crisi ma lo sono anch'io. Non voglio una vita senza di lei, per me perderebbe significato e questo lei lo sa e forse per quello non riesce a parlarmi e dirmi sinceramente i suoi problemi.
Ho tralasciato molti particolari su nostro figlio, sulla nostra relazione (che dura ormai da 20 anni) e su altre cose, ma essendo una prima consulenza gratuita non posso tediarvi con tutta la mia vita ovviamente.
Grazie in anticipo
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Gentile Maxit,
stare accanto ad una persona depressa è davvero un atto "eroico", penso che lei abbia ragione a sollecitare sua moglie a rivolgersi ad un professionista esperto: ma c'è un modo di dire così formulato: "Puoi portare un cavallo all'acqua, ma non puoi costringerlo a bere".
Scegliere di andare da uno psicoterapeuta è una scelta individuale, che non può essere indotta, al massimo suggerita.
Ora se la situazione si aggravasse, si potrebbe richiedere l'aiuto del medico di base per favorire la presa di coscienza delle difficoltà nelle quali si trova sua moglie.
Credo che non sarebbe opportuno andare insieme, anzi potrebbe essere un deterrente. Forse una via da seguire potrebbe essere che lei si rivolga ad un professionista esperto ( magari scegliendo fra quelli iscritti all'ordine degli psicologi della sua regione che offrono il primo colloquio gratuito) un po' per ricevere un supporto, un po' per farsi aiutare ad indagare quali sono le cause profonde che sembrano allontanarvi "nel giro di due anni".
Sicuramente la malattia della vostra amica rende più gravosa la situazione, ma è poco probabile che sia la "causa scatenante".
Il tema dell' attività sessuale è sicuramente importante, ma occorre rendersi conto che è l'epifenomeno di una condizione di disagio più generale, forse non soltanto di sua moglie.
Nella speranza che queste poche parole le possano essere utili, mi scuso per il ritardo con il quale rispondo e le auguro ogni bene.
S. Bertini
(Risponde la dott.ssa Susanna Bertini )
Pubblicato in data 11/03/2015
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