Paura della morte (12222)

Paolo, 38 anni

Ho 38 anni, sposato, tre figli due di 4 e una di 7 anni. Ho una vita abbastanza tranquilla e priva di grossi traumi.
Negli ultimi anni sta crescendo in me, in modo esponenziale, la paura della morte. Non riesco a farmene una ragione nemmeno pensando che possa avvenire naturalmente ad un età "appropriata". Non riesco a pensare che un giorno non potrò più rivedere e stare con i miei cari.
La cassa..., il buio..., il mai più.. Ciò sta rovinando la mia qualità di vita, perchè non riesco ad essere felice perchè in ogni momento che ne avrei il diritto di esserlo scende sempre gelido quel pensiero che colora di nero un bel momento Non sono credente e sicuramente ciò non mi aiuta. Non ho mai parlato con uno "strizzacervelli" non per pregiudizi, ho perchè penso di non averne bisogno ma soltanto perchè non me lo posso permettere... Cerco un aiuto anche so so che non c'è nessuno potrà mai dirmi che non è vero non si muore è stato soltanto un brutto sogno e con un bacio sulla fronte, rimboccandomi le coperte, mi faccia tornare a dormire tranquillo...

Gentile signor Paolo, immagino che il momento che sta vivendo non è dei più sereni, però credo che forse questo vada affrontato e sia espressione di un disagio non solo, o per lo meno, non direttamente collegato all'idea e all'angoscia della morte, ma la morte in senso lato, come espressio ne della chiusura, della fine di una fase, di una relazione.
Aspetti questi che dovrebbe affrontare, per evitare che possano interferire con la sua vita quotidina e ripercuotersi sulle sue relazioni. Ritengo sia utile affrontare tali difficoltà così che possa viversi al meglio tutte quelle esperienze di chiusura, separazione, passaggio che a livello simbolico possono rimandare l'idea della morte, e quaindi prepararsi all'elaborazione del lutto per il passaggio da una fase all'altra delle esperienze anche quotidiane che coinvolgono i suoi cari.
Quanto alla questione economica, immagino che questo sia un problema, ma credo che può rivolgersi ad un consultorio e parlare con un esperto.

( risponde la dott.ssa Tiziana Liccardo )

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