Pubblicità

Psicosi delirante (080726)

0
condivisioni

on . Postato in Depressione | Letto 408 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Giusy, 36 anni

Un anno e mezzo fa ho sofferto di psicosi delirante. Prima mai avuto problemi psicologici (credevo allora!) Sono stata ricoverata in regime di t.s.o., dopo la dimissione ospedaliera è subentrata una grave forma di depressione. Farmaci (Zyprexa e Fluexotina) accompagnati da psicoterapia, mi hanno rimesso in sesto.
Dopo un anno e mezzo, infatti, mi sento davvero bene e posso dire di essere guarita. Non riesco però ad accettare ciò che mi dice lo psichiatra e cioè che quello che è capitato a me può capitare a tutti, che devo accettare ciò che eè successo e non devo andare alla ricerca di chissà quali malattie. Non mi arrendo, chiedo di conoscere ulteriori informazioni ma lui dice che non devo per forza etichettare ciò che è successo. Non mi rassegno però e chiedo come sia possibile una cosa del genere, cioè una vita tranquilla, serena, una buona posizione sociale e poi..al''improvviso il botto!
Dall'oggi al domani ho cominciato a sragionare..ancora oggi uso gli psicofarmaci dai quali però vorrei liberarmi. Lo psichiatra dice che sono ancora necessari, mi domando quanto ancora dovrò utilizzarli. vorrei dei chiarimenti sulla psicosi delirante,
grazie.

Cara Giusy, sono fondamentalmente d'accordo con il tuo psichiatra che non vuole metterti addosso il "cartellino" di un disturbo psicologico specifico. Credo che lo stimolo che dovresti raccogliere dalle sue considerazioni è quello della tua unicità e del continuare sul tuo cammino personale che non può essere racchiuso in una definizione scientifica di psicosi. Inoltre una diagnosi di psicosi delirante può racchiudere più sviluppi e casi, e non mi dai abbastanza informazioni per darti una risposta precisa. Forse
per te, all'interno della tua vita, delle tue relazioni, delle tue emozioni e pensieri, è più importante cercare di capire come mai da un giorno all'altro c'è stato il "botto", che senso ha avuto, e soprattutto accettare che ci sia stato come manifestazione eclatante di un disagio che fino ad allora sembra fosse inconscio.
A volte sottovalutiamo la forza delle nostre emozioni e tendiamo a far finta di niente, quando invece stiamo soffrendo e non stiamo rispettando i nostri bisogni. Allora è possibile, possibilissimo, che una parte di noi "scoppi" e ci costringa a fermarci a ragionare. Credo, paradossalmente, che quello che ti è capitato sia positivo perché è un pò come se ti fossi costretta a prenderti cura di te stessa. Ora sei una persona nuova. Metti da parte le etichette.

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di depressione per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Come reagisci allo stress?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Autismo

La sindrome fu identificata nel 1943 dallo Psichiatra inglese Leo Kanner, il quale notò che alcuni bambini presentavano un comportamento patologico che esulava ...

Ecoprassia

È l’imitazione dei movimenti di altri, per esempio, di azioni (ecocinesi) e gesti (ecomimia). L'ecoprassia consiste nell' imitazione spontanea dei movimenti ...

Effetto Zeigarnik

L’effetto Zeigarnik è uno stato mentale di tensione causato da un compito non portato a termine. L'effetto Zeigarnik descrive come la mente umana ha più faci...

News Letters

0
condivisioni