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Rapporti conflittuali con gli altri (080616)

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on . Postato in Depressione | Letto 456 volte

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Elisa, 22 anni

Premetto che sono una studentessa universitaria che vive a casa dei genitori. Fin da piccola ho avuto un carattere introverso che non è stato favorito da quello estroverso e irruente di mia madre. Quest'ultima ha anche fortemente condizionato la mia vita, le mie scelte e le mie amicizie, creando in me un forte risentimento che ha avuto solo qualche sfogo durante l'adolescenza.
Ora mi sono costruita dei rapporti indipendenti dal suo controllo, ma ho avuto parecchie delusioni dalle persone che ho incontrato. Il mio problema è che non riesco ad aprirmi con gli amici o con coloro che mi si avvicinano nascondendomi dietro bugie o maschere e provocando spesso dei litigi. In genere le mie amicizie durano qualche mese dopodichè faccio di tutto per distruggerle. Penso di non voler essere coinvolta in maniera decisiva con nessuno perchè temo le delusioni e poi mi sento sempre incapace di lasciarmi andare. Nel passato ho avuto parecchi episodi di depressione con episodi di autolesionismo che ho superato da sola.
Ora nei momenti di crisi profonda mi limito ad ubriacarmi e stare con qualche uomo per avere delle conferme e avere anche il modo di giustificarmi il giorno seguente. Ho bisogno d'aiuto perchè un'atteggiamento del genere mi sta portando all'isolamento e ad un'insoddisfazione sempre più profonda. Il mio orgoglio mi impedisce di rivolgermi ad uno specialista quindi provo con voi. Spero tanto in una vostra risposta.
Elisa

Cara Elisa, credo che chiedere aiuto sia un atto molto difficile per te perché richiede una fiducia nell'altro che, forse, non hai mai costruito per come parli di tua madre e della tua vita.
Che tu abbia voluto "provare con noi" e ammetta di aver bisogno d'aiuto è un atto che leggo come un tentativo di credere ancora nella positività dell'altro e nella possibilità di un cambiamento. Ti suggerisco, ma non t'impongo (come forse tante volte hanno fatto in passato), l'idea che, scegliendo d'incontrare uno psicoterapeuta, tu possa fare una scelta diversa per la tua vita da quella che sembra ti stia portando all'isolamento e alla disperazione, e cioè quella di avere come specchio un modello nuovo,disponibile ad ascoltarti, ad accettarti per come sei, anche con il tuo orgoglio e le tue chiusure, che non invada i tuoi pensieri e le tue emozioni, ma si ponga con delicatezza e attenzione nei tuoi confronti. Penso che finalmente potresti scoprire che esistono altri da te che ti rispettano e sanno capire i tuoi bisogni. Se ti lecchi le ferite con una persona che non giudica ed è costantemente positiva, sono certa che riuscirai man mano a lasciarti andare e a ritrovare la voglia di vivere. Purtroppo, se abbiamo imparato fin da piccoli che l'altro è egoista e ostile, non faremo altro, anche da grandi, che cercare relazioni che confermino questo pensiero negativo. In realtà non conosciamo altro. Però una parte di noi sa (ed è quella ok!) che da qualche parte ci sono altre realtà. Cercale, non t'arrendere.

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