rapporti di un depresso (47877)
Desolata,37anni (31.1.2002)
Non
sono io la depressa, bensì mio marito. E' caduto in questa
malattia in modo lento ma continuo, fino a raggiungere l'apice l'anno
scorso.E non è più lui. Ora ha cominciato una cura
(finalmente!) ma le cose stanno andando avanto molto lentamente.Certo
su tutto c'è il suo senso di fallimento per la nascita di
nostro figlio handicappato (6anni fa)e da allora non ha più
voluto avere rapporti o quasi, colpevolizzandosi. Fà un lavoro
che gli piace e lo soddisfa ma ci siamo dovuti trasferire in un paese
piccolo e lontano dalle nostre famiglie.
Il problema ora però è anche mio, non ce la faccio
più a sopportarlo, lui e le sue litanie della morte come
liberazione, del suo essere un fallito, della faccia morta che mi
presenta, dell'assoluto disinteresse per me e per suo figlio. Ho
letto libri, so che devo ascoltarlo, non giudicarlo... ma non ce la
faccio più. Io ho un lavoro saltuario che (per fortuna) mi
permette di incontrare qualche persona, ma non posso neanche andare a
prendere un aperitivo che devo sorbirmi le sue gelosia depresse (vedi
che vuoi un altro, che non tivadi più bene.. ecc. e io sempre
e solo a rassicurarlo). Non ce la faccio più. Mi prendo le
colpe, le sue invettive, sopporto i suoi silenzi... ma a me non torna
indietro niente e son stanca.Vorrei sapere se esiste un gruppo di
aiutoaiuto per familiari di depressi, perchè vivere
così è un incubo e io sono ancora giovane e vorrei
avere qualche cosa di bello dalla vita.
Grazie.
Cara Desolata, non saprei indicarti un centro specifico per un aiuto psicologico, ma ti consiglio di cercare nella tua città delle associazioni che si occupino di psicologia e psicoterapia e di sicuro presso di loro troverai indicazioni (sulle pagine gialle alla voce psicologi e psicoterapeuti ad es.). Di certo stai vivendo una situazione difficile, in quanto vivere accanto a una persona depressa significa caricarsi di emozioni negative e rabbia che a volte diventa molto duro gestire. Io credo che innanzitutto lui avrebbe bisogno di fare una psicoterapia, se la cura di cui parli è solo farmacologica, consiglio anche a te di cercare un appoggio, per i motivi suddetti. Comunque, non è vero che devi solo ascoltarlo e rassicurarlo, anzi spesso l'effetto ottenuto è quello di accentuare proprio l'atteggiamento di apatia, sfiducia e indolenza che il depresso ha. Non so quali libri hai letto, ma ti consiglio di pensare un pò di più a te e al tuo benessere, per te e per tuo figlio. Se continui ad assecondarlo e trattarlo come un incapace, non fai del bene nè a te nè a tuo marito. Io, anzi, sarei più diretta e gli direi chiaramente che lui è depresso, è malato e ha bisogno di curarsi e che tu non puoi fare niente per lui se lui non vuole. Ciao.