Umore altalenante (013604)

Tiziana, 38 anni

Non so da dove cominciare.......Fino a ieri stavo bene, avevo capito che la mia psicoterapia era al termine - ormai fisso io le sedute, telefonando quando ho bisogno! -.Oggi improvvisamente sto male, piango da stamane e tutto mi sembra nero. Domani è il mio compleanno,38anni, e sento di essere un peso per tutti. Avrei bisogno di un caldo abbraccio, ma so che nn ho nessuno che me lo dia, se non virtuale.Sono single da 38anni e questo non facilita per niente.Da quest'estate ho imparato ad abbracciare,ma nn posso fare pratica con nessuno.Avevo tanta gioia dentro di me ed improvvisamente oggi è ritornato a far capolino il pensiero di lanciarmi nel vuoto:era più di un anno che nn l'avevo più. Ero felice, o perlomeno lo credevo, dopo le esperienze di quest'estate nel Villaggio del Pensiero Positivo e di Capodanno sempre in un' esperienza simile. Si tratta sempre di blanda depressione?Non se ne andrà mai?Soffrivo di scarsa autostima, ma ora che credevo di averne acquisita perchè mi sento così insignificante da un giorno all'altro?Non so se sono stata esauriente nella spiegazione dei miei problemi, ma spero che possiate rispondermi.Grazie

Cara Tiziana, i passi avanti che hai fatto in quest'ultimo anno non possono essere cancellati da un periodo negativo. Gli alti e i bassi ci saranno sempre così come ci sono per tutti: il segreto sta nell'accettarli. Tutto il resto appartiene solo ai tuoi pensieri, e spesso ai propri pensieri è meglio non dar ascolto. Impara invece a vivere la tua vita, non a pensarla! Impara a camminare sulla vita, ad affrontare tutte le situazione, gli alti e i bassi, impara a sbagliare, anzi sbaglia apposta, così ti allenerai... impara a cadere, solo così potrai imparare a rialzarti e sari più forte. Con le parole di Vinca Lombardi "Non conta tanto il fatto che tu venga buttato a terra, quanto il fatto che ti sappia rialzare" perchè "Il fallimento dopo un lungo perseverare è molto più splendido che non aver mai fatto uno sforzo degno di essere chiamato un fallimento" George Eliot.
Un saluto

( risponde la dott.Fabio Gherardelli )

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