Vita fallimentare (010843)
Anonimo,34 anni
Gentili dottori, ho già scritto una volta senza ottenere risposta temo
perchè non ci sia granchè da recuperare ormai.
le mie forze nervose sono ridotte ormai al lumicino dopo un'infanzia povera
vissuta in una famiglia allucinante (una famiglia contadina matriarcale veramente
fuori di ogni tempo), una scuola fatta solo per assecondare il padre (che ha
comunque lavorato tantissimo e rovinato da sua madre), una madre brava e dolce
ma che in quella casa non contava un'accidenti e troppo religiosa.
Ora dopo vari fallimenti lavorativi dove penso di aver subito mobbing e ingiustizie
e una vita spesa interamente senza amici e senza mai l'affetto di una donna
(sono anche abbastanza brutto se ce ne fosse bisogno)non riesco più a
trovare motivazioni per continuare a vivere. Quel poco che ho fatto nella vita
l'ho dovuto sempre ottenere col sudore e con troppa fatica e questo mi ha svuotato
completamente. Mi chiedo se sia più coraggioso cercare di continuare
oppure sparire dalla scena.
Saluti e sinceri auguri per le prossime festività.
Caro
anonimo, nella tua vita certo le cose non hanno funzionato come ti era necessario,
ma non credo che sia il caso di arrendersi. Piuttosto occorre che tu raccolga
le tue energie e cerchi di elaborare i fantasmi pericolosi del tuo passato,
che ancor oggi invadono i tuoi pensieri ed inquinano la qualità della
tua vita. Hai fatto bene a chiedere un consiglio, ma probabilmente non devi
limitarti a questo. Quello che ti occorre è un percorso più lungo
e fattivo di emancipazione che potrai sicuramente trovare in una psicoterapia.
( risponde la dott.ssa Lucia Daniela Bosa )
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di depressione
per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store