Pubblicità

Amore e Alcool (079103)

0
condivisioni

on . Postato in Dipendenze e Abusi | Letto 546 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Laura, 31 anni

Salve, ho un problema ad affrontare una situazione col mio ragazzo. Mi rendo conto che inizia a bere troppo e vorrei cercare di non rovinare il nostro rapporto. Lui e' un ragazzo molto allegro e vivace e noto che il suo eccedere nel bere si limita ad eventi particolari, generalmente quando siamo insieme a molte persone. Mi accorgo che inizia a dirmi che non si sente parte del gruppo, che gli amici non lo rispettano e che lo guardano male. Diventa spesso aggressivo, non esplode ma sento che e' carico, che beve di più e inizia ad essere logorroico e peggiorano le sue paranoie. Tutto ciò non succede assolutamente con altre persone con le quali lui non si sente in competizione, quando siamo io e lui oppure al lavoro, in famiglia, insomma dove si sente "accettato". Ne abbiamo parlato molto concordando insieme che questo gruppo di persone che frequentiamo sono effettivamente deleterie per il suo stato. In realtà non sono amici, ma compagni di gite in moto, persone con le quali in effetti lui non ha nulla in comune eccetto la passione per le passeggiate in moto fuori porta e un certo stile. Lui stesso dice che non li sopporta, che non puo' aprire un discorso e che sono anche molto egoisti. Nonostante tutto si arrovella su se stesso e come l'ape al miele, torna sempre a far "baldoria alcolica" con loro. Quando e' brillo inizia a disprezzarli e ad avere paranoie, mi dice che avere una comitiva, un gruppo di amici per lui sarebbe bellissimo quanto impossibile perche' non si sente accettato.
Vorrei avere un parere su come io dovrei comportarmi con lui, spesso e sempre quando si organizza con loro - per fortuna non piu' di una volta ogni due settimane - finiamo per litigare perche' se vado con lui poi io non bevendo mi isolo e mi annoio, se non vado inizio io a stressarmi e preoccuparmi che beve, poi torna in moto etc. Magari sembra un piccolo problema ma penso sia giusto cercare di prevenire, qualora possibile, un peggioramento della situazione. Amo molto il mio ragazzo e vorrei fare dei passi giusti per entrambi. Grazie per il vostro ascolto.

Gentile Laura capisco il disagio che provi nel capire che il tuo ragazzo per i suoi problemi di accettazione a stare in gruppo si sta rivolgendo a persone che lo coinvolgono in comportamenti a rischio per la sua salute. Certo dovresti farlo ragionare sul fatto che sta utilizzando l'alcol un pò come il veicolo per uscire dall'imbarazzo che ha provato quando non si è sentito accettato in un altro di gruppo di persone che non bevono... Infatti l'uso degli alcolici comincia spesso proprio quaando si vuol superare un certo disagio dello stare con gli altri per timidezza o altri problemi relazionali.. l'alcol sembra risolvere benissimo agli inizi questi disagi personali dando senso di euforia e maggior socievolezza..purtroppo è vero che ocome per ogni sostanza che crea alterazione psichica porta ad un abuso e ad aumentare le dosi oltre che alla dipendenza psicologica (se non bevo non sto a mio agio..) Quello che tu puoi fare è cercare di affronatre con lui queste tematiche e anche del reale rischio a cui si espone e espone anche te, quando beve e corre in moto... se non vuol ascoltartio affatto cerca almeno tu di evitare di condividere con lui questi comportamenti a rischio che non ti piacciono e ti mettono a disagio. Ciao e auguri.

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di dipendenze ed abusi per saperne di più?
Cercali su Psiconli

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Quanto sei soddisfatto della tua vita?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Attaccamento

“Ogni individuo costruisce modelli operativi del mondo e di se stesso in esso, con l’aiuto dei quali percepisce gli avvenimenti. Nel modello operativo del mondo...

Riserva cognitiva

Alla fine degli anni Ottanta viene riconosciuta e definita la capacità individuale di resistere al deterioramento cognitivo fisiologico o patologico. Possono e...

Inconscio

Nella sua accezione generica, indica tutte quelle attività della mente inaccessibili alla soglia della consapevolezza Il termine inconscio (dal latino in- cons...

News Letters

0
condivisioni