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Dipendenza D'Amore (162914)

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Anonimo, 19

 

Gentile Dottoressa,
salve, ho un problema molto grave, come la maggior parte di voi, se siete arrivati al punto di chiedere aiuto.
Io sono fidanzata con un ragazzo, un bel po' violento, ma non con me, non lo farebbe mai.
Prima di stare con lui, sono stata con un suo amico, e da quando ho detto questa cosa al mio recente ragazzo, sono nati i problemi. Vuole mettergli le mani addosso e fare il peggio che si possa pensare. Questa cosa si ritorce anche su di me, perché litighiamo spesso e pesantemente, tanto che io piango tutta la notte.
Sono davvero stressata perché non ho una vita regolare, a volte esco solo perché esce lui, per non farlo andare in alcuni posti dove potrebbe incontrare quella persona. Questo mi porta anche a litigare con i miei genitori, che hanno sempre avuto una ragazza "gestibile". Ormai quando esco, non torno prima delle 4 di mattina, il giorno mi sveglio tardi, dovrei studiare ma non riesco, non trovo il tempo per vedere le mie amiche, perché appena metto piede fuori casa, è per stare con lui.
So benissimo che la soluzione è lasciarlo, ma lui, quando non eravamo ancora fidanzati, a settembre, ha tentato il suicidio per un'altra ragazza. In più, c'è la storia del ragazzo con cui sono stata prima, che è vivo solo perché la mia relazione, continua.
Vorrei svegliarmi la mattina, senza sapere che lui mi tratterà male, non farà gesti da matto o cose del genere. Ma purtroppo non riesco a lasciarlo. Tutto questo mi fa tremendamente male, ma ancora più doloroso è sapere che non c'è soluzione, se non quella di soffrire.

Mia cara,
mi pare che ti senta chiusa in un tunnel, senti che non c'è soluzione! In verità la soluzione c'è! Come in tutti i tunnel, c'è un'entrata ed un'uscita!
La strada per l'uscita risiede nella domanda: Ma perché mai dovrebbe riguardarti quello che fa lui? Tu non dici, "non riesco a lasciarlo perché lo amo", tu dici che non ce la fai perché temo cosa farà. Ricorda che tu sei responsabile solo di te stessa e di nessun altro. Quello che lui fa o farà non è tua responsabilità. Fare al posto suo, prevenirgli le conseguenze, salvaguardalo, fargli da cuscinetto non lo aiuta affatto e sicuramente non aiuta te. Fino a che qualcuno fa per lui, previene per lui, lui non crescerà e non si assumerà le sue responsabilità, comprendendo che ad ogni azione corrisponde una reazione, che gli altri si tengono legati con l'amore, il rispetto, il dialogo, la crescita e non con le minacce, la pena o la violenza.
Per cui, mia cara, capisco che le mie parole possono sembrare semplici e semplicistiche, ma la verità è che è veramente semplice, non ci sono altre uscite. Devi lasciare a lui il suo destino e a te il tuo.
Il tuo probabilmente prevede la comprensione del fatto che si deve dire no, che è importante mettere i confini, che si dà molto più con l'onestà e con il rifiuto, che con l'accondiscendenza ed il silenzio.
Se vuoi amore devi smettere di tollerare e tamponare la violenza, fosse anche verbale, se vuoi rispetto devi smettere di giustificare la sua mancanza.
Ti occupi tanto dalla sua violenza, verso gli altri e verso sé stesso, ma la tua rabbia dov'è? Chi se ne occupa? Perché devi essere molto arrabbiata e frustrata!
Ti stai perdendo di vista, stai perdendo i tuoi obiettivi, le relazioni e la tua vita! Mi paiono buoni motivi per dire sì a te!

 

(Risponde la Dott.ssa Sabrina Costantini)

Pubblicato in data 03/07/2013

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