Gioco d'azzardo (016654)
Andrea, 26 anni
Sono uno studente universitario fuori corso,la mia famiglia è benestante
non ho problemi di alcun tipo a livello sociale ne' economico ne' con l'altro
sesso. Fatta questa premessa,mi rendo conto di essere afflitto dalla malattia
del gioco. Ormai sono 8 anni che gioco abitualmente quasi tutti i giorni provocando
ansia ai miei genitori dal momento che passo i miei pomeriggi davanti ad una
slot o davanti ad un tavolo verde.
Mi sono proposto più di una volta di smettere,dopo perdite cospique per
uno studente universitario,ma ogni giorno successivo ero sempre al punto di
prima.La mia ragazza mi ha lasciato per questo motivo in quanto vivevo nella
menzogna e con sbalzi d'umore dovuti alle perdite e ciò andava ad influire
inevitabilmente nel nostro rapporto.
Questa ragazza mi ha aiutato a limitarmi ed ero riuscito a non giocare per ben
15 giorni ma quando tra noi è finita sono tornato allae vecchie abitudini.Voglio
smettere ma non so come fare vorrei un consiglio su come poter raggiungere tale
obiettivo prima che il gioco possa pregiudicare in modo irreversibile il sottoscritto
e chi lo circonda.Inoltre vorrei anche una spiegazione su come,se possibile,sia
entrato in questo vortice dal momento in cui,come premesso all'inizio,non ho
problemi di alcun tipo in quanto i miei rapporti familiari sono più che
buoni,con le ragazze tutto ok amici idem ed infine non faccio uso ne'di droghe
ne'di alcol.In attesa di una Vostra risposta Vi ringrazio anticipatamente e
spero che siate quanto mai più solleciti possibile per evitare che continui
la mia rovina.....
Gentile lettore il gioco d'azzardo è una dipendenza psicologica tale
e quale a quella delle droghe o dei siti porno..
Come sia accaduto a lei così giovane non lo so... però evidentemente
nella sua vita vi erano delle carenze di tipo affettivo-sistenziale che solo
lei potrà portare alla luce magari facendosi aiutare in un centro adeguato.
A Roma varie strutture si occupano di gioco d'azzardo patologico(cioè
che arriva a condizionare negativamente tutti gli aspetti della vita del soggetto)
esistono anched delle comunità terapeutiche per i casi più gravi
di dipendenza... valuti lei a chi rivolgersi e cerchi di capire in questi giorni
quanto è
importante la sua dipendenza dalle macchinette. Quante ore riesce a stare distante?
che emozioni prova durante il gioco?
Sa queste emozioni fittizie sono simili davvero a quelle che procurano le sostanze
stupefacenti e il nostro cervello . Quindi poi ha difficoltà a disuassefarsi
da tali sensazioni forti. Auguri
( risponde la dott.ssa Tina Carone )
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