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Ansia e disturbi alimentari (105726)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 685 volte

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Zahira 22

Salve, sono una ragazza di 22 anni. Da un pò di tempo, premettendo che è periodo di esami universitari, sono molto ansiosa e fin qui tutto normale, ma oltre a questo sono tornati i miei disturbi alimentari. Anni fa soffrivo di bulimia, ma poi tutto è passato senza l'aiuto di nessuno, anche se torna quando sono in fase di stress e la voglia di farlo ( ho cercato sempre di trattenermi) c'è sempre. Ho preso sottogamba il problema? Esiste anche se mi trattengo dal farlo? Penso sempre al peso, alla bilancia anche se faccio dieta non ho risultati ( premetto che ho pochi kg in più) e questo mi butta giù. Inoltre non uscirei nemmeno di casa perchè mi faccio "schifo" e faccio fatica a fare l'amore con il mio ragazzo perchè ho paura che mi guardi. A parte questo, ciò che mi fa star male è che mi sale una rabbia anche immotivata che mi fa dire cose sgradevoli anche se non le penso e poi piango. Inoltre ho paura a stare da sola, dormo bene solo quando c'è il mio ragazzo, altrimenti mi alzo anche 10 volte per vedere se la porta è chiusa se c'è qualcuno, anche se so di avere già controllato. Cosa mi succede? Qual'è il consiglio?

Zahira, forse è vero che hai preso un po' sotto gamba il tuo problema, o meglio, forse hai pensato che il tuo problema consistesse esclusivamente nel problema cibo e riguardasse una questione di volontà; invece il problema è di ordine psicologico, sta nell'insicurezza, nel rapporto con i genitori, nel modello interiore, nelle paure......e tutto questo si riversa nella modalità di assunzione di cibo. La bulimia è spesso un modo per farsi del male, per confermare a se stesse di valere poco, di essere brutte, di non essere amabili...... Insomma è un boicottaggio totale, è un modo per tagliarsi le gambe da sole ed è frutto di una mancanza di amore per se stesse (e spesso anche di conoscenza di se stesse). E' sulle questioni interiori che devi intervenire, e la tua relazione col cibo cambierà di conseguenza. Il consiglio ovviamente è di rivolgerti di persona ad uno psicoterapeuta e iniziare con lui/lei un percorso, che oltre ad essere utile e risolutivo (il più delle volte) è anche affascinante e arricchisce la propria anima.

(risponde la Dott.ssa Elisabetta Corberi)

Pubblicato in data 29/09/07

 

 

 

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