Bulimia (068367)
Mary 20 anni, 28.11.2003
Sono una ragazza 20enne.Agli
occhi di tutti sembro condurre un avita normale, In realtà da un anno soffro
di bulimia.l l?anno scorso ho fatto una dieta per perdere qualche chilo ma in
ttale tranquillità, ci sono riuscita ma poi ho ripreso peso.. ed ho cominciato
ad assumere comportamenti sbagliati col cibo.
Alterno digiuni ad abbuffate seguiti da vomito auoto indotto.
La mia è una famiglia un po fredda, mio padre sempre assente e disinteressato,
mia madre sempre fuori casa per lavoro..io ossessionata dalla voglia di essere
in forma.. perche quando sono in forma sto bene con me stessa.. quando aumento
di peso non vivo bene...
E' un incubo vorrei smettere, ogni volta che vomito piango perche so bene che
mi sto distruggendo..ma non riesco ogni volta mi prometto che è l'ultima ma....!è
un segreto nessuno lo sa...nessuno...ne tanto meno lo si dubita anche perche
nonostante "getti "via quasi tutto quello che mangio non sono magrissima, sono
alta 1.76 e peso 64..
il fatto è che non sono equamente distribuiti questi kili...c'è una certa discrepenza
sugli arti inferiori, che sono piu robusti rispetto al tronco.
Questo per me è un complesso..che a volte mi induce a non uscire di dasa o ad
indossare cappotti lunghi per coprire il difetto..
C'è da dire che la il rapporto con le mie rotondità è peggiorato in seguito
ad una delusione affettiva che mi ha vista sostituita con un' altra, ma questo
due anni prima che mi ammalassi.
Il mio è un appello disperato, davvero non vivo più...sto male e se penso a
quello che faccio al mio corpo vorrei piangere, le torture che gli arreco..non
avrei mai pensato di arrivare a questo punto.. vorrei tornare a vivere ..perche
non vivo piu. aiutatemi!
I disturbi del comportamento alimentare non vanno assolutamente sottovalutati. Intanto posso dirle che il suo BMI- 20,66-(indice di massa corporea) indica che lei è normopeso ( 18 sottopeso; da 18,5 a 24,9 = normopeso; da 25 a 29,9 = sovrappeso; da 30 a 34,9 = obesità di I° grado etc.), inoltre la informo che quanto più lei restringe la sua alimentazione tanto più è facile che si verifichino abbuffate che lei pensa di poter controbilanciare vomitando.
In realtà con il vomito non si eliminano che poche calorie. Di contro, però, a lungo andare può diventare molto pericoloso comportando numerose controindicazioni.
Insisto, quindi, sulla necessità di affrontare una psicoterapia. Credo, inoltre, sia utile parlarne con i suoi familiari o, comunque, con qualcuno che possa aiutarla a capire meglio cosa sta accadendo e per evitare di sentirsi abbandonata a se stessa in questa difficoltà.