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Bulimia (106053)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 675 volte

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Ceci 18

Salve, sono Cecilia ho 18 anni e un problema che da sola non riesco a risolvere. Credo, da quello che vedo su internet, di essere malata di bulimia. Ho iniziato 4 anni fa e non riesco a smettere. Più di due volte alla settimana mi chiudo in bagno e mi provoco il vomito da sola, a volte capita che lo faccio anche fino a tre giorni di seguito. Inizio a mangiare e non riesco a fermarmi. E' più forte di me e perdo il controllo, mangio fino a stare male e dopo mi sento in colpa e mi chiudo nel bagno. A volte mi capita anche di avere periodi tranquilli, durante i quali sto bene, mangio regolare, mi sento a posto con il mio fisico, ma poi è inutile, ci ricasco.. Mi vedo grassa, pesante, gonfia; da quando ho iniziato a farmi del male non torno più del peso che ero prima. Quando ho le crisi non esco, sono molto nervosa e vorrei stare sola con me stessa. E' solo un fatto di testa, a volte mi impegno molto a smettere ma non riesco. Come devo fare? La prego mi aiuti, altrimenti, se vado avanti, ho paura che il mio fisico ne risenti. Grazie.

Ciao Cecilia, il problema di cui parli è molto diffuso tra le giovani donne come te, fa parte un pò della moda, un pò della difficoltà a crescere e ad assumersi le mille resonsabilità che caratterizzano la condizione adulta. La società gioca un ruolo importante nella diffusione di un modello di magrezza assurdo, che appartiene più alla costituzione naturale di certe persone che al concetto di benessere e soprattutto di bellezza. Ciò che ti risulta difficile, mi sembra di capire, in questo momento, è controllare i tuoi impulsi distruttivi (mangiare in modo sfrenato, fino a stare male non ha nulla a che vedere con la fame o con la golosità, è la manifestazione di un impulso aggressivo, di rabbia, di protesta). Gli impulsi aggressivi tuttavia sono molto importanti per crescere, sono quella carica che ci spinge fuori dal nostro guscio, verso nuove esperienze, verso la nuova realtà che ci prepariamo ad affrontare nel passaggio da una tappa evolutiva ad un'altra. Non avere paura della tua rabbia, usala in modo creativo, non autodistruttivo, scrivi, disegna, parla con un'amica quando ti senti così. Mangiare è solo il modo più semplice perchè non è uno sforzo creativo, tu sei passiva mentre mangi in quel modo, non esprimi te stessa ma cerchi di tapparti la bocca, di metterti a tacere, riempiendola di cibo. In ogni caso io ti consiglierei vivamente di chiedere aiuto, di parlare regolarmente di questo malessere con una persona che ti possa guidare in questo passaggio di crescita. Non sarà infinito, vedrai, ma proprio per far sì che duri il meno possibile non pensare di fare tutto da sola. Le conseguenze fisiche ci sono e non sono piacevoli, sei giovane, non ne vale la pena. Un abbraccio.

(risponde la Dott.ssa Camilla Ponti)

Pubblicato in data 09/10/07

 

 

 

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