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Bulimia (18112006)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 590 volte

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Marcello 35

Buon giorno. La mia fidanzata soffre di bulimia nervosa. Mi sono documentato leggendo svariati articoli, interviste e documentio presenti nella "rete" al riguardo. Quello che non sono riuscito a reperire,come informazioni,è come convincere la paersona in questione ad accettare di farsi curare da uno psicoterapeuta e quali comportamenti tenere per aiutarla , se non altro per evitare di peggiorare il suo stato. Tra l'altro continuiamo ad avere problemi perchè non riesco, personalmente, a gestire con totale abnegazione di me il rapporto sentimentale.Mi viene il dubbio che sia stata una buona cosa fidanzarci. Cosa potete suggerirmi al riguardo? Vi ringrazio per la cortese e gentile risposta. Buon lavoro

Marcello, non è riuscito a reperire l'informazione che cercava perchè purtroppo non esiste un modo per far si che chi ne ha bisogno accetti l'idea di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. In effetti si tratta dell'ostacolo più grosso da superare, perchè comporta l'ammissione del problema da parte di chi ne soffre e il dover accettare di aver bisogno di aiuto. Per chi soffre di disturbi alimentari soprattutto non è semplice, perchè queste persone tendono a vergognarsi del loro disagio e a tenerlo nascosto. Insomma, per aiutare queste persone e indurle a rivolgersi ad uno psicoterapeuta bisogna usare il buon senso e la propria sensibilità, e solo chi le conosce bene ha qualche chance. Certamente non è facile vivere accanto a persone con un disturbo di bulimia, che non amano se stesse e nutrono profondi sentimenti di disistima e rabbia. Ma l'amore di una persona può essere loro di grande aiuto e può essere anche un buono strumento per riuscire a convincerle che è necessario fare qualcosa. Viceversa, un rapporto dove manchi l'amore potrebbe acuire il problema (non sentendosi amate queste persone confermano la loro interna convinzione di non essere amabili). Credo sia importante dunque che lei si domandi quali sono effettivamente i suoi sentimenti per questa persona e se ve ne siano ancora; in caso di risposta affermativa ritengo ci siano buone speranze affinchè lei possa convincerla, con la dolcezza forse ma anche con durezza in alcuni casi, dipende ovviamente dal carattere della sua fidanzata. In caso di risposta negativa, non credo che abbia molti strumenti in mano per cambiare le cose, e penso che la cosa migliore che possa fare sia di prendere una decisione su questo rapporto. In alcuni casi può essere utile recarsi insieme da un terapeuta, assumendo che il problema riguardi la coppia. Poi sarà il terapeuta stesso a decidere e una volta rotto il ghiaccio la sua fidanzata potrebbe avere meno timore ad intraprendere un lavoro per conto proprio.

(risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi)

 

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