bulimia (46992)
Franca, 30anni (4.1.2002)
Odio
l'effetto anestetizzante e di stordimento che ha su' di me il cibo,mi
sento ubriaca,invece io voglio vederci chiaro!Dicono che le bulimiche
usano il cibocome anestetizzante per non vedere cose che non vogliono
vedere ;io invece non ho niente da dimenticare e non voglio
assolutamente annebbiarmi o accecarmi ioVOGLIO
vedere,VOGLIOanalizzare,VOGLIOuscirne!E allora che razza di bullimica
sono?Non ci capisco + niente; o come al solito la malattia cerca di
portarmi fuori strada o magari e' quell'aspetto della mia
personalita' che combatto(eche ho relegato anni fa' in uno
sgabuzzino.....almeno questo sta' uscendo fuori dalla mia
psicoterapia!)che vuole energizzarsi ,diventare forte e
sconfiggermi....Oggi avevo cominciato una dieta x spezzare il digiuno
e cercare di controllare le abbuffate dopo aver mangiato 60 gr. di
merluzzo mi sentivo piena l'esofago era gonfio .....e qui scatta il
finimondo attacco col dessert e non finisco +!In questi momenti mi
sento una smidollata una patetica testa di cavolo,eppure io non sono
cosi',anzi!Io sono sempre stata quadrata
,lucida,controllata,forte,tenace,caparbia,testarda,un fiore di donna
insomma ,!mi saprebbe dire che tipo di bulimia e' la mia?La prego di
rispondermi,per favore.
Un enorme grazie in anticipo
Se sono soddisfatti tutti i criteri diagnostici del DSM-IV, si
può fare diagnosi di bulima nervosa, in caso diverso, ossia
quando sono presenti solo alcuni aspetti riferibili ai suddetti
criteri, si parla di disturbo del comportamento alimentare non
altrimenti specificato.In questo caso siamo in presenza di un
disturbo che rispetto al primo, si differenzia per la frequenza delle
abbuffate(meno di 2 volte alla settimana), per l'assenza o il ricorso
ridotto a comportamenti compensatori(vomito autoindotto), per
l'assenza di abbuffate oggettive ma per la presenza di vomito
autoindotto in presenza di abbuffate soggettive. Il soggetto anche
dopo 2 biscotti si provoca il vomito.
Sarebbe molto importante capire che funzione svolge la sua domanda
sul tipo di bulimia. Cosa ne farebbe della risposta, le sarebbe
d'aiuto e in che modo, se la sua risposta fosse affermativa?E la sua
terapeuta? Non reputa la sua seduta di psicoterapia come il luogo
migliore per comprendere la funzione del suo disturbo? Nella bulimia
nervosa, come del resto in tutti i disturbi del comportamento
alimentare, sono implicati più fattori che, (cognitivi,
emotivi, fisiologici, comportamentali) interagendo tra loro
concorrono all'insorgenza e al mantenimento del disturbo. La dieta
restrittiva, per esempio, è uno dei fattori che favorisce le
abbuffate e l'abbuffata a sua volta, per i sentimenti che provoca,
come per es.la paura di ingrassare, induce erroneamente a credere che
occorra una dieta ancora più restrittiva per riequilibrare
l'eccesso.
E' vero, le abbuffate possono svolgere funzione anestetizzante, ma
non solo. In realtà solo lei può scoprire il senso e
la funzione che svolgono le sue.Non si preoccupi di che tipo di
bulimia soffre, la cosa più importante è di andare
avanti nel suo percorso psicoterapeutico cercando di interrompere al
più presto la sua modalità di restringere
l'alimentazione per dimagrire. Se elimina le abbuffate, mangiando in
modo più adeguato, non ingrasserà. Coraggio!