BULIMIA-DEPRESSIONE (068483)
MARTINA 19 anni, 1.12.2003
La parola bulimia e depressione
mi sembrano un pò troppo grandi e mi spaventano molto!
Proprio per questo non mi va di parlarne con le persone che mi stanno attorno
(anche perchè caratterialmente sono una persona abbastanza introversa e non
riesco ad "aprirmi" molto con gli altri).
Proprio per questo mi rivolgo a Voi.
Vi chiedo se si può parlare di depressione quando si ha sempre l'impressione
di non poter essere felici, quando si sente una sorta di "malessere" dentro
inspiegabile, anche nei momenti in cui si dovrebbe essere felici.
Insomma, una sensazione difficile da spiegare, una sensazione di continua ed
immotivata infelicità che mi porta a chiudermi ancora di più in me stessa e
ad essere aggressiva con tutti proprio perchè sto male e non riesco ad esprimermi!
Per quanto riguarda la bulimia (che cmq non credo sia il mio caso),posso dire
che io sono ossessionata dal mio aspetto fisico, o meglio, dal mio peso e dall'idea
che devo dimagrire. per questo durante tutta la settimana mangio molto regolarmente
e soltanto al sabato in cui mi autoconvinco che posso mangiare TUTTO quello
di cui mi sono privata durante la settimana, dopo essermi "strafogata", mi sento
in colpa (oltre a sentirmi male fisicamente) e sento che solo vomitando potrò
star meglio.
In realtà, dopo averlo fatto, sto peggio sia fisicamente che psicologicamente
(mi viene da piangere perchè mi faccio schifo, divento ancora più aggressiva
con gli altri e non ho nessuna voglia di uscire perchè voglio star sola).
Mi chiedo se è solo una fase passeggiera (anche se sono quasi due anni che faccio
così e davvero non ce la faccio più, se devo considerarmi un pò depressa o bulimica
e di conseguenza come devo fare per non sentirmi e per non comportarmi più così,
perchè sono davvero stanca di tutto ciò e vorrei tanto sentirmi bene. Vi ringrazio
molto fin d'ora per la possibilità offertami!
Se trattasi di bulimia o meno può dirlo solo un'esperto al quale occorre dare una serie di informazioni che lei qui non ha fornito.
Le informazioni che lei ha fornito non bastano per poter fare una diagnosi.
Al di là di tutto, la invito a parlarne con i suoi genitori, con una amica, con qualcuno, insomma che possa darle una mano. Intendendo con ciò una persona che possa starle vicino.
Se vuole capire cosa le succede, se vuole che le cose cambino, è necessario che intraprenda una psicoterapia.